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Draghi: “La pandemia non è finita. I vaccini sono la svolta”

Il presidente del consiglio interviene al Secondo Global Covid-19 Summit

Pubblicato:12-05-2022 18:28
Ultimo aggiornamento:13-05-2022 08:32

mario draghi
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ROMA – “La pandemia non è finita“, avverte il presidente del consiglio Mario Draghi, in un videomessaggio al Secondo Global Covid-19 Summit.
“Dall’inizio dell’anno è stata registrata una media di 1,7 milioni di casi di Covid-19 al giorno in tutto il mondo. E “lo sviluppo di vaccini efficaci e l’organizzazione di campagne di vaccinazione di successo hanno segnato una svolta nella lotta contro la pandemia”.

Ma “siamo ancora indietro rispetto al nostro obiettivo comune di vaccinare il 70% della popolazione in ogni Paese entro la metà del 2022. Si sta riducendo il divario nelle vaccinazioni, ma il tasso di copertura in alcuni Paesi rimane al di sotto del 10%“, aggiunge il premier.

L’ITALIA DONERA’ 31 MILIONI DI DOSI E 200 MILIONI DI EURO

L’Italia ha già contribuito alla risposta multilaterale alla pandemia con 445 milioni di euro e si è già impegnata a donare 69,7 milioni di dosi tramite COVAX. Oggi posso annunciare che l’Italia donerà ulteriori 31 milioni di dosi attraverso COVAX e ci impegniamo inoltre a donare 200 milioni di euro tramite l’ACT-Accelerator e per rafforzare la preparazione globale”, dice il presidente del consiglio.


“La Presidenza italiana del G20 – aggiunge Draghi – ha lanciato una task force congiunta Finanze-Salute, volta ad esplorare un nuovo strumento per finanziare la prevenzione, la preparazione e la risposta in materia di pandemie. È indispensabile raggiungere un ampio consenso su uno strumento inclusivo, con al centro l’OMS, per garantire la sua effettiva attuazione e un ampio finanziamento. L’Italia è fortemente impegnata a porre fine a questa pandemia e a prevenire quelle future. Siamo pronti a continuare a lavorare insieme – con urgenza e determinazione”.

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