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Siccità preoccupante in Valle d’Aosta: nei prossimi mesi passerà da “media” a “severa”

La terra dei ghiacciai ha vissuto un inverno avaro di precipitazioni, e la primavera finora non ha aiutato ad aumentare lo stock idrico

Pubblicato:12-05-2022 17:20
Ultimo aggiornamento:12-05-2022 18:28

zingaretti
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AOSTA – In Valle d’Aosta manca l’acqua, e continuerà a mancare. La terra dei ghiacciai e delle nevi perenni ha vissuto un inverno assai avaro di precipitazioni, e la primavera finora non ha aiutato ad aumentare lo stock idrico con nuove nevicate copiose. Per questo, è segnalato uno “stato di siccità prevista da media a severa per i prossimi mesi. In particolare, la situazione delle disponibilità idriche è considerata critica rispetto alla riduzione, al momento, pari al 50%, delle disponibilità di acqua sotto forma di neve”. Lo ha spiegato l’assessore regionale al Territorio, Carlo Marzi, replicando a un’interpellanza della Lega. “Nel settore potabile, attualmente, non sono state segnalate gravi criticità- ha aggiunto Marzi- mentre nel settore agricolo sono pervenute alcune richieste di anticipare il periodo dei prelievi per fare fronte alle importanti siccità locali determinate dalla riduzione delle piogge. Anche nel settore idroelettrico stanno pervenendo segnalazioni di forti riduzioni dei prelievi”.

CARENZA D’ACQUA E ACQUEDOTTI VECCHI

Alla carenza d’acqua si aggiunge l’età degli acquedotti. “Per le reti, in particolare di distribuzione e locali, le perdite possono essere stimate nell’ordine del 30-35% del volume complessivamente immesso in rete” ha aggiunto Marzi. In Valle, la rete ha quasi 1.500 punti di prelievo: “È altamente frammentata e risale come impostazione strutturale a secoli fa- ha spiegato l’assessore- e pur con notevoli investimenti fatti dalla Regione, che hanno consentito di rifarne tratti significativi, ha oggettivi problemi”. La rete degli acquedotti pubblici è rappresentata da 2.846 chilometri di rete, con l’80% del volume prelevato da oltre 540 sorgenti e il 20% da pozzi (Aosta e comuni limitrofi, Verrès, Pont-Saint-Martin), con circa 1.000 serbatoi. L’interpellante, Christian Ganis, ha replicato così: “I dati segnalano un trend in crescita delle perdite di acqua rispetto al 2018 ed è quindi essenziale gestire al meglio la rete di distribuzione idrica. Importante anche attivare opportune politiche di sensibilizzazione rivolte alla popolazione sull’utilizzo consapevole dell’acqua. Tutto questo comporta comunque la presenza di una rete efficiente e rinnovata”.


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