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Con ‘Retrovie’ Bologna riscopre i luoghi della resilienza delle donne del ’15-’18

Lo spettacolo di Tita Ruggeri e Loredana D'Emelio diventa un tour che attraverserà la città, con un intervento teatrale in ogni tappa

Pubblicato:12-05-2021 16:49
Ultimo aggiornamento:12-05-2021 16:49
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di Pietro Tabarroni

BOLOGNA – Si chiama ‘Retrovie‘ ed è lo spettacolo di Tita Ruggeri e Loredana D’Emelio, frutto di un progetto vincitore del ‘Bando per la Memoria del ‘900’ nel 2018. E ora diventa un tour che attraverserà Bologna a ripetizione, da sabato prossimo, 15 maggio, fino a novembre. Lo spettacolo itinerante porterà il pubblico in quei luoghi del capoluogo emiliano in cui le donne di cent’anni fa misero in atto la loro ‘resilienza’, adattandosi a fare “il doppio del lavoro”, come ricorda oggi proprio Tita Ruggeri in una videoconferenza. “Sarà una passeggiata di 3,5 chilometri circa- continua- ovviamente con un piccolo numero di spettatori, massimo 30 persone. E la faremo con qualsiasi condizione meteo, proprio per testimoniare le difficoltà del ’15-’18, quando le donne bolognesi e italiane dovevano adattarsi a ben altro che a un po’ di caldo e a un po’ di pioggia”. Per ogni tappa è previsto un intervento teatrale, in cui le allieve di Tita Ruggeri riporteranno in vita, per gli spettatori, le infermiere, le postine e le addette ai notiziari di guerra, “300 volontarie fondamentali- spiega Ruggeri- che lavoravano giorno e notte rendendo conto dei morti e dei feriti e comunicando instancabilmente con le famiglie dei soldati”.

Ad allietare la passeggiata nella memoria, sarà il repertorio storico del trio ‘Le Triplettes de Belleville’. La partecipazione è completamente gratuita, ed è obbligatoria la prenotazione mail, all’indirizzo tita.dietrolequinte@gmail.com. “‘Retrovie’ ha mille vite- dice Susanna Zaccaria, assessora alle pari opportunità del Comune di Bologna, durante la conferenza- e in questa nuova veste ha messo su le gambe per camminare da solo e andare in giro per la nostra città. Oggi lo portiamo con orgoglio anche nelle scuole, e in questo momento è ancora più importante. Insegna come resistere e reagire nelle difficoltà“.


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