
Sul fronte web tax è atteso un impulso politico e un dibattito franco tra i ministri per arrivare a proposte concrete in vista del G20 già programmato a marzo 2018. Rimarra’ fuori dal dibattito, invece, il tema del commercio internazionale e del protezionismo che invece sara’ al centro della riunione dei capi di Stato e di governo a Taormina.

La presidenza italiana del G7 delle Finanze punta a un documento conclusivo che promuova la crescita inclusiva sia attraverso la composizione dei bilanci che in termini di riforme strutturali. Inoltre, la dichiarazione finale e’ probabile che raccomandi le autorita’ competenti dei singoli paesi a cooperare maggiormente fra loro per contrastare piu’ efficacemente i crimini finanziari e fiscali.
Altro pilastro al centro dei lavori dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali, che cominciano ufficialmente oggi alle 12, sara’ la cybersecurity e la lotta al finanziamento del terrorismo per rendere le strutture e gli istituti finanziari maggiormente resistenti gli attacchi hacker.
A Bari sono attese 20 delegazioni: 7 ministri delle Finanze, 7 banche centrali, l’Ocse, l’Fmi, la Commissione europea, l’Eurogruppo, la Bce e la Banca Mondiale.
La mattinata oggi è iniziata presto con un simposio dedicato alla crescita economica e alla lotta alle disuguaglianze, a cui sono intervenuti Philippe Aghion, professore di Economia all’Università di Harvard; Giuseppe Bertola, professore di Economia all’Università di Torino, e Angus Deaton, professore di Economia e Affari Internazionali all’Università di Princeton, insignito del Premio Nobel per l’Economia nel 2015. Si è parlato anche dei temi della finanza, della regolamentazione e della crescita, con i contributi di Philip H. Dybvig, professore di Economia Bancaria e Finanziaria alla Olin Business School di Washington, Randall Kroszner, professore di Economia alla Booth School of Business di Chicago e già Governatore della Riserva Federale, e Hélène Rey, professore di Economia alla London Business School.
PERCHE’ BARI
Come hanno ricordato Padoan e Visco, presentando il G7, la scelta del meeting è ricaduta su Bari perché molto spesso “l’opinione pubblica internazionale trascura la tradizione industriale del Sud e alcune sue eccellenze“. Da questo punto di vista la Puglia è “una delle regioni piu’ vivaci di questa parte d’Italia, bellissima e dinamica anche sul piano industriale e del capitale” che va accompagnata nel suo sviluppo incentivando sempre di più l’innovazione.