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Il dramma dei delfini spiaggiati: in Italia sono 192 in 15 mesi

La Giornata Mondiale dei delfini è il 14 aprile: i ricercatori del progetto Life Delfi chiedono un Codice di condotta per i pescatori

Pubblicato:12-04-2023 17:55
Ultimo aggiornamento:13-04-2023 09:37
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ROMA – Cetacei spiaggiati sulle coste italiane, il bilancio dei mammiferi marini ritrovati privi di vita continua ad essere preoccupante: sono 162 gli esemplari rinvenuti spiaggiati lungo le coste dell’Italia nel 2022, mentre il conteggio per i primi tre mesi del 2023 ammonta già a 30 unità. I dati emergono dalla ‘Banca Dati Spiaggiamenti’, gestita dal CIBRA dell’Università degli studi di Pavia e dal Museo di Storia Naturale di Milano, e confermano la tendenza degli ultimi anni. A mettere in evidenza questi dati è il team del progetto, cofinanziato dal Programma LIFE dell’Unione Europea e coordinato da IRBIM-CNR, che propone l’adozione di un ‘Codice di condotta’ per i pescatori in occasione della Giornata Mondiale dei delfini che si celebrerà il prossimo 14 aprile.

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I CETACEI PIÙ COINVOLTI SONO I DELFINI

Una significativa quantità dei cetacei spiaggiati viene classificata dagli esperti tra i “non determinati” (34 nel 2022) ovvero i casi in cui non è possibile risalire alla specie per via dello stato di decomposizione. Ma dai dati emerge chiaramente che i cetacei maggiormente coinvolti negli spiaggiamenti sono i delfini: nel 2022 in Italia sono stati rinvenuti 71 tursiopi (Tursiops truncatus) e 48 stenelle (Stenella coeruleoalba). Le morti di questi splendidi mammiferi marini sono da attribuire a cause naturali ma anche a cause di origine antropica.


DELFINI IMPIGLIATI NELLE RETI DEI PESCATORI

In particolare, le interazioni dei delfini con le attività di pesca professionale: i delfini riportano gravi lesioni derivanti dalle interazioni con le attrezzature da pesca, oppure restano impigliati o avvolti dalle reti dopo essersi avvicinati alle imbarcazioni alla ricerca di cibo. Grazie al CERT dell’Università di Padova, partner di progetto, è stato elaborato per la prima volta un framework diagnostico adottato a livello nazionale dal C.Re.Di.Ma., che coordina la rete spiaggiamenti italiana, per essere applicato nel corso delle necroscopie sui delfini. L’obiettivo del progetto Life Delfi è proprio quello di limitare le interazioni tra delfini e pesca professionale, un fenomeno che implica gravi conseguenze per i cetacei ma anche per i pescatori che subiscono, loro malgrado, consistenti perdite economiche per via dei danni che i delfini provocano agli attrezzi da pesca durante le interazioni.

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