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Sono 500 mila i maturandi alle prese con il nuovo Curriculum dello studente

Il Curriculum dello Studente, introdotto dalla Legge 107 del 2015 e in seguito disciplinato dal Decreto legislativo 62 del 2017, è una sorta di fotografia del percorso formativo degli studenti con le esperienze in ambito scolastico ed extrascolastico

Pubblicato:12-04-2021 14:06
Ultimo aggiornamento:12-04-2021 14:06
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ROMA – Non solo quella di quest’anno sarà una prova di maturità vera, come ha ricordato in più di una occasione il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ma chi supererà l’esame si troverà in tasca sia il Diploma che il nuovo Curriculum dello studente. Il Curriculum dello Studente, introdotto dalla Legge 107 del 2015 e in seguito disciplinato dal Decreto legislativo 62 del 2017, è una sorta di fotografia del percorso formativo degli studenti con le esperienze in ambito scolastico ed extrascolastico. Si tratta di uno strumento dal valore formativo ed educativo rilevante ed è importante sia per la presentazione del candidato alla Commissione d’esame che per lo svolgimento del colloquio. Il documento in formato digitale consente l’integrazione di tutte le informazioni relative ad attività svolte in ambito formale ed extrascolastico e può costituire un valido supporto per l’orientamento degli studenti all’Università e al mondo del lavoro. 

Saranno 500 mila gli studenti che da quest’anno avranno il loro curriculum e il documento sarà presentato in  circa 7.000 sedi d’esame e davanti a 13 mila commissioni, mentre le classi coinvolte saranno 26.000. Il curriculum è diviso in tre sezioni. La prima, “Istruzione e formazione” (a cura della scuola), racconta del percorso di studi, delle competenze, delle conoscenze e delle abilità acquisite in ambito formale dal candidato. La seconda (a cura della scuola e/o dello studente) contiene le “Certificazioni” linguistiche, informatiche o di altro tipo acquisite dallo studente. Mentre l’ultima (a cura dello studente) descrive le “Attività extrascolastiche”, cioè quelle professionali, culturali e artistiche, musicali, sportive, di cittadinanza attiva e di volontariato acquisite dallo studente. 

Il Ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione una piattaforma semplice, veloce e intuitiva per supportare tutti gli attori coinvolti che hanno un ruolo specifico nel processo di realizzazione e utilizzo del Curriculum. All’interno della piattaforma operano sia le scuole, che visualizzano, eventualmente integrano e confermano le informazioni già presenti all’interno del sistema informativo, sia gli studenti, che inseriscono la descrizione delle attività extrascolastiche e tutte le informazioni che ritengono necessarie per completare il proprio profilo. Per quanto riguarda i candidati esterni, invece, devono procedere alla compilazione del curriculum prima di sostenere l’esame preliminare. Il curriculum viene consolidato dalle segreterie solo in caso di ammissione all’esame. I candidati esterni trovano nella piattaforma delle sezioni aggiuntive rispetto ai candidati interni per integrare le informazioni che riguardano: qualifiche e diplomi, esperienze di apprendistato, mobilità studentesca ed eventuali attività assimilabili ai PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento). Le commissioni terranno conto del Curriculum dello studente nello svolgimento del colloquio, ma il documento digitale è uno strumento che resta a disposizione nella piattaforma dello studente anche dopo l’esame con l’aggiunta dell’esito della prova di maturità.


Il Ministero dell’Istruzione ha organizzato anche una Conferenza di servizio in modalità online con tutti gli Uffici Scolastici Regionali per illustrare le novità del Curriculum. L’incontro è stato presieduto dal direttore generale Maria Assunta Palermo. Gli stessi USR programmeranno nuovi incontri con le scuole del territorio per illustrare a loro volta i nuovi contenuti. E a proposito di maturità, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha voluto sottolineare anche la serietà della prova di quest’anno spiegando come sia stata abbandonata “l’idea che si lavorava 5 anni e poi arrivava una busta con i temi e si faceva una sorta di lotteria”. Perché, ha detto Bianchi, “i ragazzi avranno un mese per poter svolgere il loro lavoro, prepararlo e consegnarlo; la prova inizierà con la discussione di questo lavoro”. 

Ricordiamo che, quest’anno, l’ammissione all’esame non sarà garantita a tutti ma sarà decisa dal Consiglio di classe e gli studenti hanno anche dimostrato di approvare il modello di Maturità 2021. Da un sondaggio di Skuola.net, che ha coinvolto mille maturandi, emerge infatti un diffuso apprezzamento per quasi tutti i passaggi dell’esame 2021, con 3 studenti su 4 che approvano un’unica prova seria e strutturata e con l’80% di maturandi favorevoli alla decisione del Ministro Bianchi di far svolgere l’esame in presenza. Infine – cosa non del tutto scontata, ma che lascia ben sperare sulla motivazione degli studenti a darsi da fare – sette studenti su 10 si dicono anche favorevoli ad ammettere all’esame solo chi lo meriti davvero.

dott.ssa Anna Paola Sabatini
Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Molise

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