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FOTO | Mare ridotto a zuppa di plastica, a Bologna la mostra-denuncia

A Bologna una mostra choc sul dramma del mare 'invaso' dalla plastica: è la mostra 'Soup' della fotografa britannica Mandy Barker

Pubblicato:12-04-2019 14:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:21

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BOLOGNA – Una zuppa indigesta. E’ quello che stanno diventando oceani e mari in tutto il mondo, una zuppa a base di ingredienti mortali, residui di plastica, piccoli, grandi, microscopici, che mettono a rischio la vita degli animali e il futuro stesso del pianeta. “Soup” è anche il titolo che la fotografa Mandy Barker ha dato ad un progetto artistico che punta proprio a denunciare l’inquinamento dei mari causato dai rifiuti in plastica.




Le opere della fotografa britannica saranno esposte a Bologna fino al 22 settembre nel complesso di Santa Maria della Vita in occasione della mostra “Planet or Plastic?”, promossa da National Geographic, Genius Bononiae e la Fondazione Carisbo. Gli scatti artistici di Barker si alterneranno alle fotografie dei grandi reporter di National Geographic, alcune celeberrime, come il cavalluccio marino con la coda attorcigliata a un cotton-fioc o la tartaruga imprigionata da una rete da pesca.

Completano l’installazione, Iceberg di Francesca Pasquali, un’opera interamente fatta di cannucce, e il percorso la proiezione del documentario realizzato dall’istituzione scientifica americana, “Punto di non ritorno” del registra premio Oscar Fisher Stevens e con la star votata alla causa ambientalista, Leonardo Di Caprio. Nel complesso, il percorso espositivo conta una quarantina di foto e due video-installazioni.

Per realizzare i suoi scatti Mandy Rarker ha raccolto rifiuti di plastica dai mari e dalle spiagge di tutto il mondo: resti di palloncini, scarti di lenza da pesca che diventano fitte matasse che ricordano nidi di uccelli o meduse, pezzetti di bicchieri monouso, palloni di tutte le dimensioni, a decine. “Voglio creare un effetto choc“, spiega la fotografa presentando il suo lavoro.

Ai visitatori della mostra (curata da Marco Cattaneo e Alessandra Viola) sarà chiesto di partecipare a un progetto collettivo lasciando in un grande contenitore le loro bottiglie di plastica, che diventeranno materiale per una installazione architettonica itinerante che sarà oggetto del concorso internazionale di idee ‘Plastic Monument’ dedicato a giovani architetti.

“L’idea della mostra è nata da un numero della nostra rivista dedicata proprio al tema dell’inquinamento dei mari dovuto alla plastica”, spiega Lorenzo D’Auria respondabile marketing della rivista. Tra gli sponsor dell’evento Coop Alleanza 3.0, Basf, Sharp e LoydsFarmacia.


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