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Trivelle, Comites invita cittadini italiani residenti a votare

SAN MARINO - Il Comites San

Pubblicato:12-04-2016 17:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:33

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trivelle in mare

SAN MARINO – Il Comites San Marino ricorda agli italiani residenti sul Titano l’appuntamento referendario del 17 aprile. Il vicepresidente del Comites San Marino, Alessandro Amadei, in una nota, spiega quindi che domenica i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi sul cosiddetto referendum abrogativo “sulle trivelle”, promosso da nove regioni italiane: Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto. I cittadini italiani residenti a San Marino, correttamente registrati e titolari del diritto di elettorato attivo, nel caso non abbiano esercitato l’opzione per il voto presso i seggi elettorali in Italia, potranno votare per corrispondenza facendo pervenire la scheda elettorale per posta all’Ambasciata d’Italia a San Marino entro e non oltre le 16 del 14 aprile 2016.

“Gli elettori- chiarisce Amadei- dovranno votare su una questione piuttosto tecnica, ovvero dovranno decidere se i permessi per estrarre idrocarburi in mare entro 12 miglia dalla costa debbano durare fino all’esaurimento del giacimento, come avviene attualmente, oppure fino al termine della concessione”. Come è accaduto in passato per altri referendum, suggerisce il vicepresidente, il quesito appare di portata limitata, ma “il significato della consultazione popolare– aggiunge- è molto più ampio di quello che potrebbe sembrare“. Infatti, “con il referendum sulle trivelle- prosegue- è in gioco il rapporto tra energia e territorio, il ruolo dei combustibili fossili nelle politiche energetiche dell’Italia ed il futuro del referendum come strumento di democrazia”. Amadei spiega infine che nei mari italiani al momento ci sono 135 piattaforme petrolifere, di cui 92 ricadono entro le 12 miglia dalla costa, le cui attività di estrazione sono oggetto di concessioni rilasciate dallo Stato alle compagnie petrolifere per una durata iniziale di trent’anni, poi prorogabile la prima volta per dieci, la seconda per cinque e la terza per altri cinque.


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