Elon Musk ha pagato “per farmi nascere maschio ed è legale”: la figlia transgender accusa il padre

In un post sui social Vivian Wilson accusa il padre (ripudiato). Il magnate avrebbe, con la fecondazione in vitro, pagato per scegliere il sesso del nascituro

Pubblicato:12-03-2025 10:49
Ultimo aggiornamento:12-03-2025 10:50

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ROMA – “Il sesso che mi è stato assegnato alla nascita era una merce che è stata comprata e pagata”. In un post sui social Vivian Wilson accusa il padre (ripudiato). E non un padre qualunque ma il n. 2 degli Stati Uniti, il braccio destro di Donald Trump e patron di Space X e Tesla: Elon Musk. Il magnate, infatti, avrebbe, con la fecondazione in vitro, pagato per selezionare il sesso del nascituro e garantire la nascita di figli maschi.

“Tutto questo schifo è legale”, scrive la ragazza e sottolinea: “Fin da quando ero bambina stavo andando contro il prodotto che era stato venduto. Quell’aspettativa di mascolinità a cui ho dovuto ribellarmi per tutta la vita era una transazione monetaria”.

Vivian è nata nel 2004 dal primo matrimonio di Musk con la scrittrice canadese Justine Wilson. Alla nascita era un maschio e fu chiamato Xavier, ha un gemello di nome Griffin. A 18 anni compiuti, nel 2002, ha iniziato il percorso legale e medico per cambiare genere, oltre che nome: oggi si chiama appunto Vivian Jenna Wilson. Via anche il cognome del padre, visto che Vivian non vuole più avere niente a che fare con Musk: “Non vivo più con il mio padre biologico e non desidero più essere imparentata con lui in alcun modo, forma o aspetto”.

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