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Abruzzo arancione, ma per scuola resta Dad: ecco quando tornerà in presenza

Marsilio: "Purtroppo non ci sono condizioni per riaprire scuole. Anche il Cts nazionale e il quadro generale mostrano che nella popolazione fino a 19 anni c'e' incremento di incidenza delle varianti qui molto presenti"

Pubblicato:12-03-2021 19:42
Ultimo aggiornamento:12-03-2021 19:54

scuola vuota
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PESCARA – “Purtroppo non ci sono condizioni per riaprire scuole. Anche il Cts nazionale e il quadro generale mostrano che nella popolazione fino a 19 anni c’è un incremento di incidenza delle varianti qui molto presenti. Ho sentito il mondo della scuola e i sindacati questa settimana, le apriremo dopo la Pasqua. Si continuerà con la didattica a distanza. I Comuni sottoposti a maggiori restrizioni avranno medesime restrizioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine dell’Unità di Crisi che si è riunita nel pomeriggio a Pescara. Il governatore ha fatto sapere che “ci sarà qualche modifica: qualche Comune che entra ed esce di cui daremo a breve l’elenco preciso. L’area metropolitana resta la più colpita, con un indice di molto superiore ai 250 positivi su 100mila abitanti, anche se la scelta di continuare con queste misure nasce dal fatto che nell’ultima settimana abbiamo registrato diminuzione sensibile di questa incidenza. Questo vuol dire che le misure anche se lentamente, anche se non con la velocità che servirebbe, stanno funzionando. Il quadro generale è in miglioramento. Speriamo che la prossima settimana l’incidenza continuerà a diminuire così che, a parte casi particolarissimi, non avremo bisogno di altre restrizioni se non quelle previste dalla zona arancione”.

MARSILIO: “ABRUZZO RESTA ARANCIONE MA RISCHIO È MODERATO

“L’Abruzzo rimane in zona arancione anche se è diminuita la classificazione della zona di rischio: la settimana scorsa era alto, questa settimana è moderato. Purtroppo c’è stato un leggero aumento dell’indice Rt che è andato leggermente sopra l’1, la scorsa settimana era a 0,96. Se non fossimo arancione, con il minimo di Rt e la classificazione in rischio moderato saremmo addirittura gialli. Restiamo arancioni perché lo eravamo e per effetto del decreto legge del Governo che entrerà in vigore lunedì per cui lo resteremo fino a Pasqua”, spiega il governatore.

MARSILIO: “CON DOSI SUFFICIENTI IN UN MESE E MEZZO FINIREMMO VACCINAZIONE”

I fragili li vaccineremo quando ci danno i vaccini e lo dico con un punto di polemica perché siamo stanchi di sentire polemiche strumentali. L’Abruzzo sta somministrando oltre il 90% delle dosi che ha ricevuto dimostrando di essere tra le Regioni che fanno la media nazionale. Se avessimo i vaccini, vaccineremmo l’Abruzzo non in tre mesi, ma ci metteremmo la metà del tempo”, aggiunge Marsilio. “Per noi l’unico problema – ha ribadito – è avere il numero di dosi sufficienti perché abbiamo la capacità, la voglia e la forza di vaccinare tutti nel minor tempo possibile. Purtroppo solo due giorni fa è arrivato il nuovo Piano vaccinale del Governo che ha rimesso ordine ad una serie di incongruenze e problemi che esistevano. Lunedì presenteremo il conseguente piano regionale riadattato su indicazioni nazionali arrivate solo poche ore fa. Abbiamo quasi concluso con il personale scolastico cui avevamo dato priorità. Stiamo procedendo con gli ultraottantenni e abbiamo quasi finito con il personale sanitario in riferimento soprattutto alla seconda dose. Poi passeremo ai fragili. Questa non è una scelta dell’Abruzzo – ha sottolineato Marsilio- ma una scelta del piano nazionale che prevede queste progressioni. Noi siamo pronti a fare le vaccinazione anche con il contributo dei medici di medicina generale. È però evidente che anche per loro è necessario che ci siano i vaccini. Speriamo che l’approvazione imminente del Johnson&Johnson – ha concluso -, il vaccino più semplice da gestire e immediatamente efficace, arrivi presto per dare un’accelerazione”.


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