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Coronavirus, l’appello del mondo della danza: “Non scordatevi di noi”

Ecco le richieste del settore dilettantistico

Pubblicato:12-03-2020 10:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:08
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ROMA – “Ho bisogno di dare voce alla Danza, a tutte quelle persone che hanno dedicato la loro vita a questo sport meraviglioso. Il nostro Paese sta affrontando un momento difficile, ma ho bisogno di far conoscere le problematiche del nostro settore”. A parlare è Miriam Baldassari, referente nazionale Csen Danza Moderna e Contemporanea e responsabile settore Danza Csen Roma.

“In questo momento, come la maggior parte degli italiani, siamo chiusi in casa- racconta- ma si stanno dimenticando di noi. Abbiamo la necessità di sentirci tutelati e chiediamo di essere ascoltati”. Miriam spiega che dall’8 marzo la Danza è ferma, nessuno percepisce stipendio e per alcuni era l’unica fonte di reddito. “Sono fiduciosa, certa che si stiano facendo dei tavoli tra presidenti di vari Enti della Promozione sportiva e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ma non è stata ancora ufficializzata alcuna misura”.

IL LAVORO DI MIRIAM

“Io dal 2008 ho il ruolo di coordinamento del settore nella regione Lazio e da oltre dieci anni il coordinamento Nazionale. Nello specifico mi occupo dell’organizzazione di tutti gli eventi dalle manifestazioni sportive al supporto nella Danza dilettantistica, mentre, per quanto riguarda la Danza agonistica, viene esclusivamente curata dalla Federazione. Sono un punto di riferimento- continua- per tutti gli imprenditori delle diverse associazioni della regione. Ho creato tre gruppi nel Lazio e due per l’Italia, in questo momento sto supportando, almeno psicologicamente, circa 2.000 persone”.


Miriam è impegnata in questo ruolo senza percepire stipendio. Come da statuto è un Ente di Promozione sportiva no profit e lo Stato prevede per questo settore aiuti indiretti attraverso il Comitato olimpico nazionale italiano. “Non riceviamo e non possiamo ricevere sponsorizzazioni in forma continua perché siamo un Ente senza scopo di lucro e ci avvaliamo esclusivamente dei contributi volontari dei nostri associati che in questo momento superano il milione e mezzo circa- spiega ancora- ma la mia intenzione non è promuovere la mia associazione, bensì parlare a nome di tutte le associazioni che mi hanno contattato in questo momento così difficile per il Paese. Ho promesso di portare avanti questa battaglia a nome di tutti noi”.

LE RICHIESTE:

1. Sospensione dei canoni di locazione sugli immobili;
2. Sospensione di tasse e accise e tutti gli oneri e i gravami fiscali per l’anno in corso;
3. Dilazione degli impegni contratti con gli istituti di credito;
4. Rateizzazione delle spese sostenute per le utenze;
5. Accesso prioritario e facilitato a prestiti e fidi agevolati con finanziarie e istituti di credito;
6. Erogazione di indennizzo economico proporzionale all’attività sportiva dilettantistica documentabile;
7. Esenzione del pagamento dell’Iva sui contratti di affitto delle sale teatrali per la realizzazione dei saggi di fine anno per le attività di danza e ballo;
8. L’abbuono degli oneri Siae per la realizzazione dei saggi di fine anno di danza e ballo, e per tutte le esibizioni conclusive delle discipline sportive che richiedano l’impiego di musica o audiovisivi;
9. Ove possibile, un fondo a sussidio di ogni singola realtà sportiva amatoriale, che è stata forzatamente interrotta.

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