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VIDEO | Il razzismo smontato dall’ironia dei bambini

Ecco la nuova campagna #IntegrAction, presentata a Milano. L'obiettivo è contrastare rappresentazioni discriminanti degli stranieri

Pubblicato:12-03-2019 13:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:13
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MILANO – Con un video in cui i bambini “smontano” stereotipi razzisti sugli immigrati, inizia oggi la nuova campagna #IntegrAction, presentata questa mattina a Palazzo Marino, a Milano, e lanciata in queste ore sui social network (Facebook, Twitter e Istagram). L’iniziativa rientra  nel progetto “Le nostre città invisibili-Incontri e nuove narrazioni del mondo in città” guidato da Acra, promosso da Fondazione Pubblicità Progresso e co-finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione. L’obiettivo è contrastare rappresentazioni discriminanti degli stranieri e della diversità culturale, per promuovere invece integrazione e  coesione sociale. “Questa campagna di sensibilizzazione usa il linguaggio della fresca ironia che nasce dalla spontaneità dei bambini, che per loro natura non hanno pregiudizi nei confronti di chi è apparentemente diverso”, spiega Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, ringraziando il supporto scientifico di Fondazione Ismu, e Bedeschi Film e Acqua Group per la realizzazione artistica del filmato.

“La campagna è rivolta ai giovani ma non solo, il nostro obiettivo è far riflettere l’intera opinione pubblica sulla necessità di imparare a vivere in una società in cui le diverse identità culturali coabitano e si arricchiscono a vicenda”, afferma Valentina Rizzi, responsabile del programma Italia-Europa di Acra, che sottolinea la necessità di “ridare il valore corretto alle parole innazittutto partendo dalla voce di chi non ha pregiudizi, ovvero i bambini”.



A mettere in guardia sugli effetti negativi di una comunicazione “che alimenta paura e rancore” è l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, che parla di “fase storica in cui speranza e fiducia sono messe in discussione” anche dal linguaggio della politica. 


“Non ho rispetto per chi odia, ma ho molto rispetto per chi ha paura, magari nel proprio quartiere o attraversando una parte insicura della propria città- dichiara Majorino parlando con i giornalisti- credo che le istituzioni verso chi ha paura non debbano minimizzare ma agire con azioni di legalità, messaggi positivi e occasioni di incontro, perché- conclude- la paura nasce anche dalla scarsa conoscenza dell’altro. A Milano sono oggi residenti 265.000 persone di origine straniera, che sono parte totalmente attiva della nostra città”.

di Francesca Morandi

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