In Africa finisce sotto accusa la multinazionale delle scuole low cost
8 marzo 2018
ROMA – “Una casa senza capo puo’ essere violata da chiunque. Ecco perche’ vi chiedo di rispettare il presidente Nkurunziza. In Burundi, non potremmo avere di meglio”. Con queste parole il segretario generale del partito di governo, Evariste Ndayishimiye, ha annunciato la nomina del presidente Pierre Nkurunziza a “guida suprema ed eterna” della formazione politica. Piu’ fonti di stampa riferiscono che Nkurunziza restera’ il capo indiscusso del suo partito, il Consiglio nazionale per la difesa della democrazia – Forze per la difesa della democrazia (Cndd-Fdd) e che le sue scelte non potranno essere contestate in alcun modo.
L’annuncio ha suscitato critiche tra chi denuncia l’istituzione di una sorta di “culto della personalita’” del presidente. Nkurunziza, attualmente al terzo mandato, ha gia’ alle spalle un passato di contestazioni e violenze: la sua rielezione nel 2015 ha provocato proteste e scontri di piazza che causarono oltre mille morti. Centinaia di migliaia di persone furono costrette a lasciare le proprie case. Ora, il Paese attende un referendum che potrebbe garantire a Nkurunziza la riconferma fino al 2034. La decisione del suo partito potrebbe quindi interpretarsi come un gesto simbolico volto a incoraggiare la rielezione del leader.
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