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“Pagate il canone Rai”, ma il bollettino arriva ai senzatetto

Avvocato di strada rende noto anche un altro fatto: una circolare del ministero dell'Interno 'corregge' in parte il Piano casa. Stabilisce che chi occupa può comunque prendere la residenza nel Comune

Pubblicato:12-03-2015 17:47
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:10

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canone rai homeless (700 x 525)BOLOGNA – La Rai chiede il canone ad un cittadino bolognese. Fin qui tutto normale. Peccato che l’indirizzo indicato nel sollecito, via Mariano Tuccella, non dia alcun risultato su Google maps: è infatti l’indirizzo assolutamente fittizio al quale prendono residenza gli homeless bolognesi. A segnalare il fatto, alla voce “#cosetragicomiche”, è l’associazione Avvocato di strada, che si batte per i diritti dei senza fissa dimora. Sul loro sito c’è la foto del surreale sollecito di “mamma Rai”. “Spesso nella nostra attività ci imbattiamo in cose tragicomiche. Questo è il sollecito per il pagamento del canone Rai spedito a un nostro assistito residente in via Mariano Tuccella, che però sicuramente non possiede un apparecchio televisivo”, è la chiosa di Avvocato di strada.
Ma in queste ore l’associazione informa anche di un fatto più serio. Una circolare del ministero dell’Interno stabilisce che le persone che vivono in case occupate possono comunque prendere la residenza nel Comune, se non nell’edificio occupato. Si tratta di una parziale correzione di rotta di quanto stabilisce il piano casa approvato un anno fa. “Il piano casa del Governo approvato nel marzo 2014 stabilisce che chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedervi la residenza. Come avevamo più volte anticipato nei mesi scorsi, la mossa del Governo non ha consentito di liberare più facilmente gli stabili occupati, ma in compenso ha avuto conseguenze molto negative su decine di migliaia di famiglie che occupano immobili vuoti solo perché hanno perso il lavoro e altrimenti finirebbero in strada”, scrive in una nota il presidente dell’associazione Avvocato di strada Antonio Mumolo, consigliere regionale Pd in Emilia-Romagna.

Tante famiglie in queste condizioni, afferma Mumolo, “in questi mesi si sono viste cancellare la residenza proprio per questa norma, e con la residenza hanno perso il diritto di curarsi, di votare, di iscrivere i figli a scuola o ad una associazione sportiva”.
Ora che la circolare ministeriale ha fatto chiarezza, si legge ancora nella nota, “ci auguriamo che tutti i comuni italiani e le rispettive anagrafi recepiscano il più presto possibile queste indicazioni e che le famiglie che ora sono senza residenza possano riacquistarla al più presto“.

 


LE SCUSE DELLA RAI  –  La Rai si scusa per l’invio del canone Rai ad un homeless di Bologna, al recapito fittizio usato per consentire ai senza fissa dimora di avere una residenza legale. “Dispiace per quanto accaduto anche perché la direzione canone Rai- si legge in una nota dell’azienda- dedica da tempo molta attenzione al tema dei senza fissa dimora acquisendo dai singoli Comuni gli indirizzi fittizi attribuiti agli homeless in modo da evitare l’invio di inutili richieste sul canone che potrebbero causare disagio”. Nel caso specifico, “l’indirizzo acquisito e quindi depennato era limitato ai numeri civici 1 e 2 di via Mariano Tuccella a Bologna. La comunicazione segnalata dall’associazione riportava invece l’indirizzo di via Mariano Tuccella senza civico e non è stata quindi bloccata dai sistemi automatici”.
La Direzione canone Rai, si legge ancora nella nota, “chiede quindi ogni utile collaborazione ai Comuni e alle associazioni di volontariato che seguono gli homeless perché vengano segnalati casi come quello appena accaduto in modo che non si possano ripetere. Purtroppo la raccolta di queste informazioni è difficile per la loro numerosità e la distribuzione su tutto il territorio”.

 

di Mirko Billi

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