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ROMA – La comunicazione istituzionale attraverso i social media rappresenta un elemento cruciale per i Ministeri, che devono garantire trasparenza, informazione e coinvolgimento dei cittadini. La presente ricerca ha analizzato l’attività social dei Ministeri italiani durante il 2024, prendendo in esame le principali piattaforme digitali: Facebook, Instagram, X (ex Twitter), YouTube, LinkedIn, TikTok e Telegram. Il fine è quello di valutare la loro efficacia comunicativa e il livello di interazione con il pubblico attraverso il Social Index, un indicatore sviluppato dall’Osservatorio Digitale.
Dall’analisi emerge che la grande maggioranza dei Ministeri è attiva su più piattaforme:
Il Social Index, che misura in modo oggettivo l’efficacia delle attività di social media marketing, ha evidenziato un netto vantaggio per due Ministeri:
L’analisi dei follower aggregati su tutte le piattaforme esaminate mostra una forte predominanza del Ministero della Salute, che supera i 3 milioni di follower, di cui la metà concentrata su Facebook. Superano il milione di follower anche:
L’engagement per post è un indicatore fondamentale per misurare il reale coinvolgimento del pubblico.
Su Facebook e Instagram, il Ministero della Difesa registra i migliori risultati.
Su X, il Ministero della Difesa continua a ottenere alti livelli di interazione.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito domina su YouTube per numero di iscritti.
Su LinkedIn, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy raccoglie il maggior numero di follower.
Su TikTok, sono presenti solo Ministero della Cultura e Ministero delle Politiche della Famiglia.
La ricerca ha evidenziato un ritmo medio di pubblicazione di 3-4 post a settimana su Facebook e Instagram. Tuttavia, si registra un calo significativo del numero di contenuti pubblicati su X, segno di un possibile spostamento delle strategie comunicative verso altre piattaforme o una minore attenzione a questa specifica rete.
L’analisi dei dati raccolti suggerisce alcune riflessioni strategiche:
La comunicazione social dei Ministeri italiani è ben strutturata, ma presenta margini di miglioramento, specialmente in termini di diversificazione dei canali e ottimizzazione dell’engagement. Il Ministero della Difesa e il Ministero della Salute si confermano leader in termini di performance, ma la crescita di altri Ministeri su piattaforme emergenti potrebbe ridefinire il panorama digitale istituzionale nei prossimi anni. Per migliorare ulteriormente l’efficacia comunicativa, sarebbe utile adottare strategie personalizzate per ciascun canale, sfruttando al meglio i punti di forza di ogni piattaforma.
Il direttore responsabile della Dire Nico Perrone: “Come direttore responsabile sono grato per aver scelto l’agenzia Dire come media partner di un progetto importante e strategico come quello realizzato dall’Osservatorio Digitale per monitorare il ‘gradimento’ di enti e Istituzioni, associazioni e mondo delle imprese attraverso la loro comunicazione sui social. In questi mesi dal confronto con i dirigenti dell’Osservatorio Digitale, marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico-Ufficio Italiano Brevetti, ho potuto valutare la professionalità e originalità del loro lavoro, la capacità innovativa che hanno sviluppato mettendo a punto il Social Index grazie all’algoritmo esclusivo che assegna un punteggio basandosi su criteri sia quantitativi che qualitativi. Il risultato sulle performance complessive di un soggetto, ed è quello che più convince e rende interessante il progetto dell’Osservatorio Digitale, è oggettivo e dettagliato. Come agenzia Dire, media partner, non solo daremo visibilità ai lavori dell’Osservatorio Digitale ma insieme a loro qualche volta sceglieremo anche i soggetti da analizzare”.
Il Presidente dell’Osservatorio Digitale Sandro Giorgetti: “In qualità di Presidente dell’Osservatorio Digitale, desidero sottolineare che la nostra collaborazione con l’Agenzia Dire rappresenta non solo un consolidato rapporto di fiducia, ma è parte integrante di una strategia più ampia di servizio finalizzato a fornire un contributo significativo al Sistema Italia, con l’obiettivo di delineare in modo chiaro e trasparente le modalità operative, le performance e le interazioni con gli utenti dei principali attori pubblici e privati del nostro Paese. Siamo fieri di intraprendere questo percorso che, senza presunzione, ci permette di contribuire attivamente all’evoluzione e all’innovazione del panorama digitale italiano”.
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