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Protesta show al “Super Bowl” a New Orleans, negli Stati Uniti, nel nome delle vittime civili nella Striscia di Gaza e in Sudan. Si è trattato di un’irruzione a sorpresa durante la performance del rapper Kendrick Lamar nell’intervallo della partita vinta dalle Philadelphia Eagles sui Kansas City Chiefs. Il dimostrante è finito in manette poco essere stato inseguito a lungo sul campo da gioco. Sventolando una bandiera con i colori bianco, nero, verde e rosso e le scritte “Gaza” e “Sudan”, era saltato sul tetto di un’automobile usata da Lamar all’interno dello stadio Caesars Superdome. Il tutto di fronte al presidente Donald Trump, attonito in tribuna.
“È una sfida enorme affrontare la situazione senza precedenti causata dalla sospensione alla fornitura di diversi tipi di aiuti umanitari disposta da un giorno all’altro dall’amministrazione americana di Donald Trump”. Maria Groenewald è la direttrice di Voice, un’alleanza di circa 90 organizzazioni non governative europee. L’amministrazione americana ha disposto uno stop di 90 giorni, che non riguarda medicine salvavita né cibo ma rischia di creare incertezza e difficoltà, bloccando interventi di valore sociale in alcuni dei Paesi più vulnerabili al mondo. Ancora Groenewald: “Di sicuro, sappiamo che gli Stati Uniti a oggi sono il primo donatore mondiale di aiuti”.
Si è dimesso il presidente della Romania, Klaus Iohannis. L’annuncio è arrivato prima che il parlamento si esprimesse su una messa in stato di accusa del capo dello Stato. Già alla guida del Partito nazionale liberale, Iohannis era rimasto in carica oltre il suo mandato naturale in scadenza il 21 dicembre scorso. Una circostanza, questa, dovuta all’annullamento delle presidenziali del 2024 decisa dalla Corte costituzionale di Romania sulla base di presunti finanziamenti occulti e ingerenze straniere, nello specifico russe. Il nuovo voto è previsto a maggio.
Il Summit nazionale delle diaspore, che riunisce gli attori più influenti della cooperazione allo sviluppo in Italia, torna per la sua sesta edizione con un tema centrale: il ruolo delle nuove generazioni nella cooperazione internazionale. L’appuntamento è per sabato 22 febbraio, presso l’Auditorium Antonianum di Roma, in Viale Manzoni. Ricco il programma di dibattiti e proposte, che mette in luce l’importante contributo delle organizzazioni delle diaspore. Queste realtà, promotrici di cambiamento e innovazione, si confronteranno su come passione, competenza ed energia possono trasformare i processi di sviluppo globale.
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