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Blitz di Ultima Generazione a Firenze, vernice gialla e rossa sul Palazzo della Regione

Dopo il gesto di questa mattina, gli attivisti sono stati portati in caserma dai carabinieri e poi denunciati

Pubblicato:12-02-2023 11:55
Ultimo aggiornamento:12-02-2023 11:55
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ROMA – Questa mattina intorno alle ore 8.15 tre cittadine e cittadini della campagna ‘Non paghiamo il fossile’, promossa dalla coalizione Ultima Generazione, hanno imbrattato il Palazzo della Regione Toscana di via Cavour a Firenze utilizzando estintori caricati con vernice gialla e rossa. Tra loro Simone Ficicchia, che reggeva uno striscione con scritto ‘Stop sussidi ai fossili. Nel giro di pochi minuti sono arrivati sul posto i Carabinieri, per identificare i presenti e per portarli subito dopo alla caserma di Via Farini, dove sono stati denunciati.

“Questa vernice domani non ci sarà più, ma le mani della nostra classe politica rimarranno sporche di sangue se nei prossimi anni continuerà a finanziare con sussidi pubblici i combustibili fossili”, dice Simone Ficicchia, davanti al palazzo della Regione Toscana a Firenze. Nella nota inviata alla stampa, Ultima generazione critica le attuali politiche dei governi, comprese quelle della Regione Toscana, ritenute insufficienti per centrare l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale sotto 1.5°C, “e ci stanno invece portando a un catastrofico aumento di almeno 2.5°C”.

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“La Regione Toscana rappresenta lo Stato sul territorio, e lo Stato italiano e paga 18,8 mld l’anno di soldi pubblici per incentivare i combustibili fossili– scrivono- Nel 2021 sono stati investiti più di 40 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi (SAD). La Regione Toscana ha messo a disposizione il porto di Piombino alla pericolosa e climaticamente dannosa rigassificazione. Nel 2022, in Toscana gli effetti del cambiamento climatico sono stati pesanti: a causa della siccità a Pistoia ed Empoli, è stato vietato di usare l’acqua per scopi diversi da quelli domestici; le ondate di calore, che hanno provocato nel 2022 migliaia di morti in Italia, tra giugno e agosto hanno avuto picchi a Firenze, Grosseto, Pisa, Prato, causando a luglio a Firenze un aumento della mortalità del 43%– si legge ancora nella nota- Lungo la costa Nord della Toscana nel 2022 si sono verificati 23 eventi estremi, di cui 15 casi di trombe d’aria, con 4 morti, diversi feriti e ingenti danni. Nell’area urbana di Firenze 11 eventi estremi tra allagamenti, danni per pioggia alle infrastrutture e danni da trombe d’aria. Nonostante ciò, in Toscana continuano a ricevere sussidi ambientalmente dannosi piccole centrali alimentate esclusivamente a fonti fossili, come quelle delle isole del Giglio e Capraia, Portoferraio”.

Non torneremo alla normalità, perché la normalità era il problema“, era lo slogan della rivolta degli studenti cileni nel 2019, preso a prestito durante il lockdown Covid-19, nel ritenere non rinviabile un reale cambiamento dell’economia e della società, a seguito della crisi pandemica. Nulla ad oggi è cambiato, nelle politiche nazionali, ma anche in quelle regionali. “Vivo in Toscana da sempre e sono cresciuta davanti al mare e alle spalle le meravigliose Alpi apuane. Ho solo 22 anni e in questo lasso di tempo ho visto come questi monti sono stati devastati dalle cave e il mare dall’inquinamento- ha dichiarato Nicole, 22 anni, questa mattina a Firenze- La scorsa estate a causa delle temperature altissime un incendio devastante ha colpito le Alpi che ogni anno si degradano sempre più. Questo è il motivo per cui ho scelto di partecipare a quest’azione, non posso guardare queste zone andare distrutte mentre continuiamo a investire nel fossile, che si sa bene essere uno dei maggiori colpevoli del cambiamento climatico. Questo è l’unico modo per evitare di essere ignorati come succede ormai da decenni”.

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