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Il vaccino a Renzo Piano inaugura la fase 2 a Genova

Il senatore a vita è stato il primo ultra ottantenne a ricevere la prima dose di immunizzazione e ha fatto un appello ai suoi coetanei: "Affidiamoci alla scienza"

Pubblicato:12-02-2021 12:23
Ultimo aggiornamento:12-02-2021 14:33

renzo piano
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GENOVA – Con la prima dose Pfizer al senatore a vita Renzo Piano, è iniziata stamattina a Genova la “fase 2” della campagna vaccinale anti covid, dedicata agli ultra ottantenni. Per quattro giorni, oggi, domani, lunedì e martedì, 2.252 anziani, estratti a sorte, riceveranno la prima dose di Pfizer o Moderna, su chiamata diretta da parte delle aziende sanitarie. Da martedì, invece, via libera alle prenotazioni attraverso la piattaforma web dedicata, il Cup e un numero verde, a cui successivamente si aggiungeranno farmacie e medici di medicina generale. L’obiettivo della Regione è arrivare a immunizzare tutti gli ultra ottantenni liguri entro la prima settimana di maggio, iniziando nel frattempo a vaccinare altre categorie a rischio, per un totale di circa 200.000 liguri.

“Mi vorrei rivolgere ai carissimi compagni di vita, ai miei coetanei: fatelo questo vaccino perché è importante, per voi e per gli altri“. È l’appello del senatore a vita Renzo Piano, questa mattina a Genova, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino anti covid, dando il via alla fase 2 della campagna vaccinale, dedicata agli over 80. “Mi ha fatto ricordare quando ero bambino e allora il vaccino era un dono prezioso, si aspettava con ansia, era una cosa bella- prosegue l’archistar- e ha funzionato perché, se sono qui a parlarne, ha funzionato e ha protetto. Allora non c’era il covid, ma malattie terribili. Allora ci affidavamo con gioia alla scienza: torniamo a quell’innocenza perché è importante”. E il senatore a vita invita i suoi coetanei a dare testimonianza “ai giovani: noi siamo gli anziani, i saggi e l’unica cosa che serve oggi è l’esempio. Fidiamoci perché la medicina è quella che ci ha salvato finora”.

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I LIGURI CON PIÙ DI 80 ANNI SONO 450, PRONTI PER IL “SILVER VACCINE DAY”

Non solo Renzo Piano. Sono 450 i liguri con più di 80 anni che ricevono la prima dose del vaccino anti covid nel primo dei quattro “Silver vaccine day” regionali. Il via è stato dato questa mattina all’ambulatorio della Asl 3 nella Casa della salute di Genova Quarto, con il senatore a vita come testimonial d’eccezione. Con l’architetto, sono state vaccinate sette donne e due uomini: la più giovane è del 1940, il più anziano è del 1927. Silvia Fiorentini, classe 1938, che ha ricevuto il vaccino subito dopo Renzo Piano, ha un sogno: “Tornare a fare un giro in barca il prima possibile”. Anna Maria Macchiavello, invece, un anno più anziana, ha fretta: “C’è mio nipote che mi sta aspettando qui fuori, devo andare a preparagli il pranzo”. Per Rosa Ardini, anche lei classe 1938, ricevere il vaccino oggi è stata “una sorpresa, pensavo di doverlo fare il 15 febbraio, poi è arrivata la chiamata della Asl. Io mi sono sempre vaccinata contro l’influenza e ho subito telefonato a una mia carissima amica per convincere suo marito, che è un po’ reticente, a farlo vaccinare. Ho capito che dovevo fare qualcosa, quando mi sono accorta che iniziavano a darmi fastidio le persone”.

Presenti all’avvio delle vaccinazioni in Asl 3 anche il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova, Marco Bucci. Saranno 300 gli over 80 che a fine giornata avranno ricevuto la prima dose vaccinale al Palatrincee di Savona, 50 all’ospedale Borea di Sanremo, 36 nel territorio della Asl 4 Chiavarese e 54 al centro diurno di Riccò del Golfo, nello spezzino. Nel complesso, 2.252 gli ultraottantenni che avranno ricevuto la prima dose di vaccino al termine dei quattro “Silver vaccine day”. Per il direttore generale della Asl 3 Genovese, Luigi Carlo Bottaro, “oggi è un giorno importantissimo perché con l’avvio delle vaccinazioni destinate agli over 80 compiamo un passo rilevante verso il contenimento della pandemia. La vaccinazione è tanto importante, quanto l’organizzazione che la rende possibile. Per questa fascia d’età, oltre ad aver individuato sedi in ambito cittadino, è stata messa a sistema un’organizzazione territoriale nelle aree interne in collaborazione con Federsanità-Anci, medici di medicina generale e pubbliche assistenze per raggiungere capillarmente i cittadini coinvolti”.

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