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Vaccini, Bonaccini pronto ad acquisti extra, magari in tandem con altre Regioni

Il governatore dell'Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni vaglia l'ipotesi di acquistare in proprio dosi di farmaco per l'immunizzazione e invoca la prudenza: "Le varianti stanno circolando"

Pubblicato:12-02-2021 11:36
Ultimo aggiornamento:12-02-2021 11:36
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stefano bonaccini
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BOLOGNA – Stefano Bonaccini non arretra: l’Emilia-Romagna tiene viva l’ipotesi di acquistare vaccini in proprio sul mercato internazionale, magari in tandem con altre Regioni come il Veneto. “Stiamo parlando di vaccini che servono a tutelare la salute delle persone e persino la loro vita, ma ogni regola verrà rispettata, ci mancherebbe”, assicura Bonaccini, intervistato stamane su Radio24. Si tratta, aggiunge il governatore, di “tenersi pronti ad ogni eventualità nel caso ci siano difficoltà da un lato e opportunità ulteriori dall’altra” nella fornitura dei vaccini. Per quanto riguarda il piano vaccini, “ha bisogno di avere più dosi possibili, tutto qui”, risponde Bonaccini, che chiede non ci siano altri rallentamenti nelle consegne.

In Emilia-Romagna dal punto di vista organizzativo e operativo “saremmo in grado di fare 1,3 milioni di vaccinazioni al mese”, ricorda ancora il presidente, vuol dire che “in pochi mesi riusciremmo a vaccinare tutti. Il tema è pretendere che le dosi dei vaccini arrivino, che vengano autorizzati altri vaccini per avere una gamma di vaccini più estesa e affidabile possibile”.

“PIÙ CASI, MOLTI RICONDUCIBILI ALLE VARIANTI. LOCKDOWN? PER ORA STIAMO ATTENTI”

“Il tema vero è che le varianti stanno circolando, la mia regione in questi giorni ha visto una crescita non banale di casi positivi e molti sono riconducibili alle cosiddette varianti”. Lo sottolinea il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che questa mattina a Radio 24 ha spiegato così la richiesta di proroga del divieto di spostamento tra Regioni fino al 5 marzo. “Quasi tutti i miei colleghi, compreso me, hanno espresso l’opinione che ora è meglio essere prudenti”, aggiunge Bonaccini a proposito dell’indicazione arrivata ieri dagli enti locali.


Intanto, tra gli esperti si fa strada la richiesta di un lockdown vero e proprio per fronteggiare l’esplosione delle varianti del virus. “Gli scienziati sono loro, non siamo noi- commenta Bonaccini- stiamo attenti come abbiamo sempre fatto alla evoluzione, perché il quadro cambia rapidamente e bisogna affrontare le questioni in maniera molto seria, non emotiva, con la responsabilità di dover prendere delle decisioni”. Ma per valutare ogni soluzione serve al più presto anche l’insediamento dell’esecutivo Draghi. “Siamo anche in attesa del nuovo Governo, che io mi auguro nasca il prima possibile”, aggiunge Bonaccini.

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