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Cinema, ‘La Paranza dei bambini’: tra gioco e crimine si perde l’innocenza

ROMA – Il cinema italiano va in mostra alla Berlinale, in programma fino al 17 febbraio. ‘La paranza dei bambini’, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e diretto da Claudio Giovannesi, è in concorso alla 69esima edizione della kermesse tedesca. Presentato questa mattina al cinema Quattro Fontane di Roma in concomitanza con Berlino, il film – […]

Pubblicato:12-02-2019 16:44
Ultimo aggiornamento:12-02-2019 16:44
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ROMA – Il cinema italiano va in mostra alla Berlinale, in programma fino al 17 febbraio. ‘La paranza dei bambini’, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e diretto da Claudio Giovannesi, è in concorso alla 69esima edizione della kermesse tedesca. Presentato questa mattina al cinema Quattro Fontane di Roma in concomitanza con Berlino, il film – dal 13 febbraio al cinema con Vision Distribution – racconta la storia di sei quindicenni: Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O’Russ, Briato’.


Soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi sono le loro aspirazioni. Il loro passatempo, invece, è giocare con le armi e correre in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità. Con l’illusione di portare giustizia nel quartiere inseguono il bene attraverso il male. Sono come fratelli, non temono il carcere né la morte, e sanno che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Nell’incoscienza della loro età vivono in guerra e la vita criminale li porta ad una scelta irreversibile: il sacrificio dell’amore e dell’amicizia.

“La paranza dei bambini racconta il rapporto tra adolescenza e vita criminale– ha raccontato Giovannesi in conferenza stampa- Il film mostra come sia impossibile vivere i sentimenti più importanti della giovane età, come amore e amicizia, nell’esperienza del crimine”. 

‘La paranza dei bambini’ attraverso il protagonista Nicola e i suoi amici coetanei “ci porta passo dopo passo a vedere come un gruppo di ragazzi non sappia più distinguere gioco e ‘guerra’ e consideri la morte e la galera elementi della quotidianità perché il percorso della malavita non è un desiderio innato ma nasce come conseguenza di una condizione di illegalita’ diffusa”, ha dichiarato il regista.

“Avere un sogno, appassionarsi a qualcosa”, questo è il motto dei giovani attori del film e un consiglio a tutti quei ragazzi che ogni giorno sono costretti a decidere se rinunciare alla spensieratezza o ‘abbracciare’ con incoscienza l’illegalità.

Le riprese, iniziate la scorsa estate, hanno visto come protagonisti giovani ragazzi di Napoli alla loro prima esperienza davanti ad una macchina da presa: Francesco Di Napoli (Nicola), Artem Tkachuk (Tyson), Alfredo Turitto (Biscottino), Ciro Vecchione (O’Russ), Ciro Pellecchia (Lollipop) e Mattia Piano Del Balzo (Briatò).

di Lucrezia Leombruni

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