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Migranti. Nel 2016 l’impegno del Cisom è nell’Egeo – FOTO

L'Ordine di Malta attraverso il Cisom ha salvato dal 2008 circa 42mila migranti in arrivo dall'Africa del nord, sub sahariana e dal Medio oriente

Pubblicato:12-02-2016 14:47
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:57

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ROMA – Salvare i migranti che tentano di raggiungere l’Europa attraversando l’Egeo. Questo lo scopo del Corpo italiano di Soccorso del Sovrano militare ordine di Malta – Cisom-, attivo dal 15 dicembre nel Mar Egeo in collaborazione con Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Marina Militare italiana e, di recente, anche con il Moas – Migrant offshore aid station, organizzazione umanitaria specializzata in ricerca e soccorso in mare. Oggi a Roma, nella sede della Stampa estera, il Cisom rinnova il suo impegno per l’attivita’ del 2016: iniziata nel 2008 a Lampedusa, ora con le esigenze di questo particolare momento storico si e’ spostata nell’Egeo. Far fronte al flusso di migranti di nazionalita’ in maggioranza siriana, ma anche irachena o afghana, a cui si aggiunge un aspetto nuovo rispetto alla missione di Lampedusa: oltre al soccorso a terra, l’introduzione di quello in mare, direttamente a bordo delle imbarcazioni di salvataggio poiche’, come spiega Giada Bellanca, medico del Cisom, spesso “non c’e’ tempo di aspettare il trasporto dei superstiti sulla terra ferma, bisogna intervenire subito”.

Dal 15 dicembre il Cisom ha salvato 529 persone – tra cui 59 bambini – e in totale oltre 900 nel 2015. Dal 15 dicembre – giorno in cui e’ iniziato il Giubileo straordinario delka Misericordia- il Cisom gode del supporto del Moas, che offre le imbarcazioni di soccorso civile – non militare – nato dalla volonta’ dei coniugi Christopher e Regina Catrambone: la nave Responder e’ dotata di due gommoni di salvataggio rapido, dei droni per la perlustrazione e l’equipaggio di soccorso. “Dal recupero della persona al trasporto nei centri di intervento sull’isola di Lampedusa passava troppo tempo: serviva un intervento piu’ rapido. Sappiamo quanto e’ determinante la presenza del medico a bordo” spiega Mauro Casinghini, Direttore del Cisom, che aggiunge: “siamo protagonisti del soccorso in mare ma abbiamo anche il dovere di raccontare cosa accade a queste persone- sottolinea- superando le strumentalizzazioni ideologiche che spesso arrivano dal mondo della politica su questo tema”, per, invece, “occuparci di chi puo’ morire”.

In quest’ambito rientra la campagna di sensibilizzazione ‘E liberali dal mare’: “il mare- spiega ancora Casenghini- e’ legato all’immagine delle vacanze, della famiglia e del divertimento, ma noi volevamo sottolineare l’aspetto di morte che ora sta acquisendo”. L’Ordine di Malta attraverso il Cisom ha salvato dal 2008 circa 42mila migranti in arrivo dall’Africa del nord, sub sahariana e dal Medio oriente.


di Alessandra Fabbretti

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