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Gelli: “In Italia 500 società scientifiche, serve decreto su criteri e requisiti”

[video width="640" height="480" mp4="https://media.dire.it/2016/02/gelli.mp4"][/video] ROMA - "In Italia per molti anni si sono sviluppate tante società scientifiche che nulla

Pubblicato:12-02-2016 14:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:57

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ROMA – “In Italia per molti anni si sono sviluppate tante società scientifiche che nulla hanno a che vedere con la parola stessa. Averne oltre 500 sta nella libertà che giustamente il nostro Paese garantisce a tutti di aggregarsi e riunirsi, elaborando culturalmente un impegno anche sul fronte della scienza medica. Ma credo che oggi dovremmo obiettivamente fare un decreto, che sarà competenza del ministero della Salute, dove verranno inseriti una serie di criteri e requisiti per i quali queste 500 società scientifiche verranno individuate e selezionate, eliminando i conflitti di interesse che ci possono essere, ad esempio con il mondo dell’impresa farmaceutica, rispetto alla credibilità della società stessa. Deve ovviamente essere garantita una rappresentanza territoriale, ma avere una società finalizzata solo in una Regione e basta, a nostro avviso non può essere idonea. Quella società può ovviamente continuare a svolgere la sua attività, ma non può essere idonea per un lavoro così delicato come quello dell’elaborazione delle linee guida per l’intero Paese”. Così il deputato del Pd Federico Gelli, relatore del Ddl che porta il suo nome, intervistato dall’agenzia Dire in occasione del convegno ‘Responsabilità professionale del personale sanitario: cosa cambia?’, che si è svolto presso l’aula Brasca del policlinico universitario ‘A. Gemelli’ di Roma.

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