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A Bologna arriva la commissione antimafia: missione di 2 giorni

Saranno ascoltati la Dda di Bologna, la Procura di Brescia e i prefetti di Reggio e Modena che stanno gestendo le white list per la ricostruzione e le associazioni imprenditoriali

Pubblicato:12-02-2015 11:39
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:06

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Bologna - Palazzo D'Accursio

Bologna – Palazzo D’Accursio

BOLOGNA – Due giorni di missione in Emilia per la commissione Antimafia in Emilia. Nella seduta di ieri, la presidente Rosy Bindi ha confermato che una delegazione della commissione effettuerà “una missione a Reggio Emilia e Modena dal 16 al 17 febbraio”. Cioè lunedì e martedì prossimi. Due tappe nelle due città al centro dell’indagine Aemilia, la maxi-inchiesta sul radicamento della ‘nadrangheta che ha portato all’arresto di 117 persone (anche a Parma) e indicata al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, come la dimostrazione che “le attività di controllo antimafia abbiano fatto registrare negli ultimi tempi un notevole salto di qualità, riguardo alle attività di contrasto ai tentativi di penetrazione nel settore dei contratti pubblici da parte della criminalita’ organizzata”. Le attività della commissione Antimafia saranno ospitate in Prefettura: saranno ascoltati la Dda di Bologna, la Procura di Brescia e i prefetti di Reggio e Modena che stanno gestendo le white list per la ricostruzione e le associazioni imprenditoriali.

Martedì scorso erano stati i parlamentari grillini ad annunciare per primi l’arrivo della commissione Antimafia a Reggio il 16 febbraio, “come proposto fin dal gennaio del 2014 dalla deputata reggiana del Movimento 5 stelle Maria Edera Spadoni”. Il via libera alla missione era stato proprio il 3 febbraio accettando, dissero i grillini, la proposta avanzata dai parlamentari M5s che ne fanno parte: il vicepresidente Luigi Gaetti e le due rappresentanti emiliane Giulia Sarti ed Elisa Bulgarelli. Immediato l’altolà del senatore Franco Mirabelli, capogruppo del Pd in commissione antimafia: andare a Reggio Emilia e Modena “è da tempo una proposta del Pd, avanzata prima ancora che si concretizzasse la recente operazione contro il clan Grande Aracri, ribadita nell’ufficio di presidenza” di martedì scorso. Che ad ottenere la ‘missione’ emiliana della commissione sia stato il gruppo dell’M5s è quindi “una notizia priva di ogni fondamento”. Inoltre, disse Mirabelli, “attribuire alla commissione la volontà di operare a partire da un giudizio negativo sulle pubbliche amministrazioni è fare una cosa destituita da ogni fondamento e frutto della volontà di M5s di fare propaganda, coinvolgendo un’istituzione come l’antimafia, che dovrebbe essere preservata dalla volontà di alimentare divisioni e strumentalizzazioni”. La missione a a Reggio Emilia e Modena “non è un presunto giudizio negativo sulle amministrazioni locali che ha fatto mettere in calendario la missione”, precisò il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari.


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