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In Valle d’Aosta mancano gli autisti, corse del tpl soppresse

Il presidente Lavevaz: "Risulta difficile se non impossibile mettere in piedi dei servizi aggiuntivi per sopperire alle mancanze strutturali che ci sono"

Pubblicato:12-01-2022 16:47
Ultimo aggiornamento:12-01-2022 16:47
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AOSTA – La carenza di autisti nel trasporto pubblico valdostano ha radici ben più lontane del Covid, ma un’ulteriore scrematura c’è stata con l’introduzione, il 15 ottobre scorso, dell’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro, a cui si aggiungono le assenze temporanee dovute alle quarantene. Insomma gli autisti mancano e i disservizi ci sono. A chiederne conto in Consiglio regionale, con un’interrogazione, è stato il capogruppo della Lega Andrea Manfrin. Dai dati illustrati dal presidente della Regione Erik Lavevaz, nelle vesti di assessore ad interim all’Ambiente e ai Trasporti, si apprende che la Svap, la cooperativa che si occupa del trasporto pubblico nel bacino di Aosta e della cintura, ha reso integralmente il servizio fino al 21 novembre 2021: “La navetta rossa- precisa Lavevaz- non è stata interessata da alcuna soppressione”, mentre “dal 22 novembre al 31 dicembre sono state sospese le corse della navetta verde in partenza da piazza Manzetti alle 6.30, con frequenza di ogni 45 minuti, eliminando circa il 33% del servizio“. La stessa sorte è toccata alle corse dell’autolinea 3 tra il Montan di Sarre e Bret di Saint-Christophe: in questo caso il servizio è stato ridotto del 27%. Vista la situazione, l’azienda, spiega Lavevaz, “ha ritenuto opportuno limitare i disagi concentrandoli su due autolinee che offrono passaggi più ravvicinati piuttosto che intervenire su aree con un servizio più limitato, il che avrebbe lasciato alcuni territori quasi interamente scoperti dal trasporto pubblico locale”. 

Più lievi sono state le soppressioni operate dalla Vita spa, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico nella Bassa Valle: l’azienda di Arnad ha sospeso l’1% dei servizi nel mese di ottobre, rientrando poi a regime nei mesi successivi. Infine, la società Arriva Italia srl, responsabile del servizio in Alta Valle, nel periodo dal 15 ottobre al 31 dicembre, ha soppresso 1.050 corse su 32.500, vale a dire il 3% del servizio, “per cause direttamente riconducibili all’assenza di personale viaggiante non in possesso di certificazione verde”, precisa il presidente. Il quadro, come sostiene Lavevaz, potrebbe ulteriormente complicarsi con l’introduzione dal 15 febbraio dall’obbligo del green pass rafforzato sui mezzi di trasporto pubblico, sempre tenendo conto che “in Valle d’Aosta i sostituti degli autisti non si trovano” e quindi “risulta difficile se non impossibile mettere in piedi dei servizi aggiuntivi per sopperire alle mancanze strutturali che ci sono”. Per Manfrin, delle soluzioni alternative ci sono: il contratto di servizio permette, con un’ordinanza del presidente della Regione, “di indicare- precisa il capogruppo del Carroccio nella replica- delle aziende ulteriori” che potrebbero garantire le corse mancanti “erogando un servizio aggiuntivo. Ma non si tardi a chiamarle- avverte- si agisca in fretta, perché qui i disservizi continuano ad avvenire, che sia una corsa o un milione si tratta di un servizio minimo che va garantito”. 


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