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Vaccino, Emiliano: “Regioni che usano le dosi per record non chiedano le nostre”

"In Puglia teniamo da parte il 30% perché nell'eventualità ci siano problemi nella catena di distribuzione, la seconda dose va garantita"

Pubblicato:12-01-2021 11:30
Ultimo aggiornamento:12-01-2021 13:03
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BARI – “Noi abbiamo ricevuto il 75% del previsto, proprio ieri sono arrivate altre 30mila dosi. Questa nostra capacità di iniettare immediatamente il vaccino ci consente di dire che se ci consegnano le dosi noi nel giro di 48 ore, 72 al massimo, riusciamo a inocularlo”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in collegamento con SkyTg24.

“Il numero dei vaccini che si fanno in Puglia dipende dal numero di dosi che ci consegnano – ha proseguito -. Noi ne teniamo da parte il 30% perché nell’eventualità ci siano problemi nella catena di distribuzione, la seconda dose va garantita. Ho l’impressione che alcune regioni se le siano sparate tutte per fare il record e dopo di che spero che non pretendano di avere le dosi che erano destinate alle regioni che, invece, le hanno tenute da parte”, ha concluso.

EMILIANO: “AVREI PREFERITO LA ZONA ARANCIONE”

La scelta relativa all’uso dell’elemento dei 250 contagiati per 100mila abitanti per far scattare la zona rossa è un criterio che “non è deciso, ma è probabile“. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in collegamento con SkyTg24. “Noi abbiamo bisogno di criteri oggettivi, altrimenti rischiamo che le discussioni che si aprono durino troppo e non consentano l’intervento rapido. Questi indici sono utili e vanno adattati alla situazione – ha proseguito -. In questo momento noi siamo in un rischio elevato, nonostante la zona gialla, io avrei preferito una zona arancione perché se parte la terza ondata con la variante inglese che è molto più veloce di quella spagnola che abbiamo gestito da agosto ad adesso, rischiamo di andare di nuovo in crisi nonostante abbiamo quadruplicato la forza ospedaliera della Puglia. Abbiamo tenuto, non siamo mai andati in rosso, perche’ avevamo una struttura ospedaliera poderosa, pero’ non è quello il modo di affrontare la pandemia. A un certo numero di contagiati, inoltre, come una funzione matematica, corrisponde un certo numero di morti a prescindere dal numero dei posti letto che hai a disposizione per il covid”, ha spiegato il governatore.


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