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Sesto, i migranti vanno dal Prefetto a Firenze: “E’ morto un nostro amico, ci ascolti”/FOTO

A difesa della Prefettura i migranti hanno trovato un cordone di agenti in tenuta antisommossa

Pubblicato:12-01-2017 13:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:47

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FIRENZE – Da via Avogadro, a Sesto Fiorentino, nell’ex mobilificio Aiazzone abbandonato, a via Cavour a Firenze. Dopo essere sfuggiti alla fiamme ed aver trovato ristoro nelle tende montate in piazza Marconi, una quarantina di profughi, accompagnati da alcuni attivisti del movimento Lotta per la casa, sono andati a protestare sotto la prefettura fiorentina.

Vogliamo incontrare il prefetto, è morto un nostro amico“, hanno detto riferendosi al 44enne somalo stroncato dal fumo dell’incendio. Ma a proteggere la porta di palazzo Medici Riccardi si è piazzato un cordone di agenti della polizia in assetto antisommossa. E così sono iniziate a volare le grida “vergogna – vergogna”, “aprite questa porta”. Siamo qui, è scritto nell’unico striscione esposto nel presidio, perché “vogliamo una casa e una vita dignitosa”. Le trattative con le forze dell’ordine sono andate avanti per qualche minuto, poi il drappello si è diretto verso il Duomo di Firenze.


di Diego Giorgi, giornalista

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