VENEZIA – Il fatto che ora non sia più necessario essere estetista per esercitare l’attività di onicotecnico (i cosiddetti ‘tecnici delle unghie’), ma si debba invece svolgere un apposito percorso formativo, è “un errore madornale”.
Lo sostiene Valeria Ferron, presidente regionale veneta delle estetiste di Confartigianato, che accusa il consigliere tosiano Andrea Bassi del “blitz” che nelle ultime ore dell’anno scorso ha portato all’inserimento della norma in questione nel Collegato al bilancio 2017.
Le modalità con sono avvenute proposta e approvazione della legge fanno pensare a “interessi particolari piuttosto che alla seria volontà di normare un settore”, continua Ferron, secondo cui il provvedimento introduce “una nuova figura professionale”, cosa che esula dalla competenza della Regione. Proprio per questo la norma può essere impugnata dal Governo, cosa che Confartigianato auspica.
“In attesa dell’approvazione da parte della giunta regionale della delibera di attuazione della norma, la stessa non può produrre i propri effetti”, conclude Ferron rassicurando “migliaia di imprese artigiane”. E, nel frattempo, Confartigianato lavorerà “per impedire questo errore ed evitare ad un settore già vittima predestinata e preferita di forme di abusivismo anche questa sleale concorrenza”.
di Fabrizio Tommasini, giornalista
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