Siria, l’Iran denuncia un piano Usa-Israele e accusa la Turchia

La Guida suprema Khamenei: "L'asse della resistenza è ancora più esteso". Intanto in Siria Israele effettua 350 raid in 48 ore

Pubblicato:11-12-2024 11:12
Ultimo aggiornamento:11-12-2024 16:00

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ROMA – L’Iran ha “prove” che la destituzione di Bashar Al-Assad in Siria sia il “prodotto di un piano congiunto” degli Stati Uniti e di Israele: lo ha detto oggi a Teheran la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei. Le dichiarazioni sono state rilanciate dall’agenzia di stampa Tasnim. “Sì, un governo confinante con la Siria ha giocato e sta giocando un ruolo” ha aggiunto Khamenei, in riferimento alla Turchia, ritenuta sostenitrice dei ribelli di Hayat Tahrir Al-Sham che hanno preso il potere a Damasco domenica. La Guida suprema ha poi sostenuto che i fatti degli ultimi giorni non hanno affatto indebolito l’opposizione a Israele. “Vi dico questo” le parole di Khamenei: “Con l’aiuto di Dio, l’estensione della resistenza abbraccerà più che mai l’intera regione”.

SIRIA, ISRAELE: 350 RAID IN 48 ORE, AFFONDATE ANCHE 15 NAVI

Trecentocinquanta raid in appena 48 ore: a condurli le forze armate di Israele contro “obiettivi strategici” in Siria, stando ai comandi di Tel Aviv. Secondo queste informazioni, diffuse attraverso una nota, nei bombardamenti state affondate 15 navi e distrutti sia siti di produzione di armi che batterie antiaeree in più città. In un servizio pubblicato anche online, il quotidiano Times of Israel riferisce di “una campagna storica” in Siria. Secondo le forze armate, nei raid è stato distrutto tra il 70 e l’80 per cento della capacità dell’esercito di Bashar Al-Assad, presidente al potere dal 2000, destituito domenica dai ribelli di Hayat Tahrir Al-Sham.


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