Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – “Margaret non è andata su TikTok come si dice. Prima ha fatto la ricerca in rete e poi ha visto i contenuti sui vari social, che possono essere TikTok, Facebook o Instagram, per vedere le foto, come facciamo tutti. I commenti delle altre pazienti erano tutti positivi”. A poco più di un mese dalla morte di Margaret Spada, la ragazza deceduta dopo un’iniziezione di anestesia per un intervento di rinoplastica parziale lo scorso 7 novembre, è la mamma, Loredana Panarello, a fare chiarezza su quanto si è scritto della vicenda. La donna è intevenuta a Cinque Minuti di Bruno Vespa, ripercorrendo gli ultimi sei mesi di vita della figlia 22enne e la decisione di affidarsi allo studio dei Procopio a Roma.
LEGGI ANCHE: VIDEO | La paziente dello studio Procopio: “Io come Margaret, tremori e tachicardia dopo l’anestesia”
LEGGI ANCHE: Morte Margaret Spada: il chirurgo fallì i test di medicina a Roma, poi la laurea in Romania
Il dottor Procopio “si è giustificato dicendo che aveva iniziato facendo una punturina, poi mia figlia ha girato gli occhi e a lui è sembrato fosse svenuta. Hanno preso la pressione e sicuramente non si sono resi conto che si trattasse di una cosa più seria”. Ha pensato che “con due schiaffetti, come faccio con le altre pazienti, Margaret si sveglierà”. Poi “si è reso conto che, invece, Margaret non si riprendeva, evidentemente era successo qualcosa di più grave. Non so quanto sia passato da lì all’arrivo dei soccorsi”.
LEGGI ANCHE: L’autopsia su Margaret Spada: la 22enne è morta per un arresto cardiocircolatorio
LEGGI ANCHE: Margaret e il panino mangiato prima dell’intervento: l’autopsia alle 12 e tutti i punti da chiarire
Panarello, poi, insiste: “Margaret non ha fatto una scelta affrettata, era molto scrupolosa su tutto. Noi abbiamo condiviso con lei questo disagio. Sei mesi fa ha iniziato queste ricerche in rete e la sua attenzione si è concentrata su questi signori Procopio, situati al centro di Roma, la nostra Capitale, zona Eur. Già ci garantiva una cosa serie. Loro garantivano un interventino banale”. Margaret, però, ha sempre comunicato “con la segretaria che diceva di aver parlato con il dottore”.
LEGGI ANCHE: Lo studio in cui si è operata Margaret Spada non era abilitato alle procedure chirurgiche
La sera prima di partire per Roma, “mi è venuta a salutare a lavoro e mi ha detto: ‘mamma sono felice, domani finalmente realizzo il mio sogno. Mamma ti amo’. Era felice“. Sugli interventi di bellezza, la signora conclude: “Non mi sento di dire alle ragazze di non sottoporsi agli interventi estetici perché un disagio può portare insicurezze e noi lo abbiamo vissuto con Margaret sin dalla tenera età. Non è un problema di chi si fida, ma di chi inganna”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it