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Nel mondo un utente di internet su 3 è un bambino: rapporto Unicef sull’infanzia nell’era digitale

Nonostante questa massiccia presenza di bambini online 'è stato fatto troppo poco per proteggerli'

Pubblicato:11-12-2017 10:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:58

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ROMA – Nel mondo 1 utente di internet su 3 è un bambino. Il dato emerge dal rapporto annuale di Unicef, ‘La condizione dell’infanzia nel mondo 2017: Figli dell’era digitale’, pubblicato oggi.

Secondo l’organizzazione, nonostante questa massiccia presenza di bambini online “è stato fatto troppo poco per proteggerli dai pericoli del mondo digitale e per aumentare il loro accesso a contenuti sicuri online”.

Secondo il rapporto, nel 2016, 57.335 URL contenevano materiale pedopornografico. Di questi, il 60% era ospitato su server in Europa e il 37% in Nord America. Il 53% dei bambini abusati e sfruttati per produrre questi contenuti hanno 10 anni o meno. Il numero di immagini di bambini dagli 11 ai 15 anni è in aumento: dal 30% nel 2015 al 45% nel 2016.


Il Rapporto contiene anche un sondaggio realizzato tra i giovani (13-24 anni) di 26 paesi, con 63.000 risposte ottenute. Alla domanda “cosa non ti piace di internet”? Il 23% ha risposto “La violenza”. Le ragazze tendono a essere più turbate dagli episodi di violenza (27% contro il 20% dei ragazzi); il 33% ha risposto “I contenuti pornografici indesiderati”. Segnalato in ugual modo dalle ragazze (32%) e dai ragazzi (33%).

Alla domanda “cosa ti piace di internet”? Il 40% ha risposto “Imparare nuove cose per la scuola o la salute”; il 24% ha risposto “Acquisire competenze che non posso imparare a scuola”. Alla domanda “come hai imparato ad utilizzare internet”? Il 42% ha risposto di aver imparato da solo. Il 39% ha risposto di aver imparato da amici o fratelli – prevalentemente tra i giovani che vivono in paesi a basso reddito. Il Rapporto presenta la prima analisi completa sui diversi modi in cui la tecnologia digitale sta interessando le vite dei bambini e le loro condizioni di vita, identificandone sia i pericoli sia le opportunità. Sostiene che i governi e il settore privato non sono stati al passo con i cambiamenti, esponendo i bambini a nuovi rischi e pericoli e lasciando milioni di bambini più svantaggiati indietro.

“Nel bene e nel male, la tecnologia digitale è attualmente una realtà irreversibile delle nostre vite”, ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef Anthony Lake. “In un mondo digitale, la nostra sfida è duplice: ridurre i danni, massimizzando allo stesso tempo i benefici del web per ogni bambino”.

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