ROMA – “Dopo la sconfitta al referendum Renzi doveva lasciare la politica e invece è stato lui ad indicare a Mattarella Gentiloni, il suo ‘avatar’, l’ennesimo politicante di professione interessato a far perdere ai cittadini la loro sovranità. Saremo, come sempre, pura partecipazione e nonviolenza, ma reagiremo, il popolo italiano non può essere ancora calpestato!“. Lo scrive su facebook Alessandro Di Battista, deputato M5s.
“C’è un Paese che vuole votare. I cittadini non vedono l’ora di cambiare l’Italia con il proprio voto. I partiti in queste ore stanno fabbricando l’ennesimo Governo in provetta per continuare a mantenersi i loro mega stipendi, le loro pensioni e i benefit”. Lo scrive su facebook Luigi Di Maio (M5s), vicepresidente della camera, che aggiunge: “Noi stiamo con il popolo italiano. Non con questa banda di voltagabbana. Non staremo a guardare“.
“Gentiloni, il ministro fantasma, da circa vent’anni in parlamento; passato per una serie infinita di partiti e coalizioni. Il vecchio che avanza per ri-pulire l’immagine di Renzi fino al 2018. Inevitabile e necessaria la mobilitazione di piazza per chiedere #VotoSubito ed evitare fiducia al nuovo Governo”. Lo scrive su facebook Michele Dell’Orco, deputato M5s.
“Mattarella convoca Gentiloni alle 12.30 al Quirinale, in quale piazza ci si vede?“. Lo scrive su facebook Elisa Bulgarelli, senatrice M5s.
“#elezionisubito. I cittadini vogliono votare chi deciderà per loro e Fassino lontano da poltrone. Hai già fatto danni”. Lo scrive su twitter Laura Castelli, deputata M5s. Su facebook aggiunge: “#elezionisubito perché la gente si sente presa in giro e vuole votare chi deciderà delle proprie vite. Invece purtroppo Mattarella alle 12.30 darà l’incarico di nuovo Governo a Gentiloni, con pieni poteri. Gente che fa mala-politica da 30 anni insieme. E indovinate un po’ chi c’è nel toto-nomi? Fassino. Si avete capito bene. Proprio lui. Solo l’ipotesi di Fassino agli Esteri è grottesca, l’ennesimo schiaffo alla gente. Invece di ritirarsi dalla politica il consigliere comunale di minoranza del Pd, che ha taroccato i bilanci del Comune di Torino, va ancora a caccia di poltrone, nonostante sia stato bocciato due volte dalle urne negli ultimi mesi. Prima contro il MoVimento 5 Stelle a Torino e poi con il NO al referendum”. “Stiamo vivendo insieme una pagina tristissima per il nostro Paese, ma non abbiate paura, abbiamo capito insieme che nulla è impossibile. Andiamo avanti”, conclude.
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