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Sanità, oltre il 90% di visite ed esami nei tempi previsti

BOLOGNA - Oltre il 90% delle visite e degli esami in Emilia-Romagna sono oggi effettuati nei tempi previsti,

Pubblicato:11-12-2015 14:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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BOLOGNA – Oltre il 90% delle visite e degli esami in Emilia-Romagna sono oggi effettuati nei tempi previsti, cioè rispettivamente 30 e 60 giorni. Nell’ultima settimana monitorata (30 novembre-6 dicembre) tutte le 42 prestazioni analizzate hanno superato quella soglia: sulle 45.404 prenotazioni effettuate nella prima settimana di dicembre, il 97% ha rispettato i tempi. E la giunta regionale di Stefano Bonaccini festeggia per il traguardo raggiunto con 10 milioni di investimento e il reclutamento di 149 professionisti, i quali dovrebbero essere stabilizzati se i risultati fossero confermati nel 2016. Potrebbero però anche essere abbandonati gli esami nei weekend: dopo i primi mesi di richieste, soprattutto in città come Bologna e Modena, i cittadini sono tornati a chiedere le prestazioni soprattutto durante la settimana, visto lo snellirsi delle attese.

bonaccini_venturiProssimo obiettivo sarà ridurre le attesa per i ricoveri, in particolare chirurgici. Intanto, da gennaio i dati sui tempi di attesa saranno disponibili online. Abbatterli “era una delle sfide di questa legislatura”, ricorda il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. “Dopo nemmeno un anno- ha detto presentando i dati in conferenza stampa- il lavoro intenso che abbiamo fatto ha portato a risultati positivi che vogliamo mantenere e se possibile migliorare. Il nostro non era un racconto per prendere applausi in campagna elettorale”. Per l’assessore alla Sanità, Sergio Venturi, si tratta di “un risultato non inatteso ma migliore di quello che potevamo immaginare, abbiamo una situazione parecchio invidiabile rispetto ad altre Regioni. Ora ciò che dobbiamo mantenere è già molto sfidante di per sé ma l’obiettivo è arrivare al 100% su tutto”.

venturiL’assessore cita anche “segnali indiretti” di un calo dell’esodo degli emiliano-romagnoli verso altre Regioni. “Ho ricevuto richieste di incontri da poliambulatori di Lombardia e Veneto che hanno riscontrato una riduzione significativa della mobilità dall’Emilia-Romagna”, racconta. Naturalmente ci sono differenze tra una provincia e l’altra dell’Emilia-Romagna. “Modena, Bologna e Ferrara hanno fatto un salto di qualità assolutamente significativo”, mentre restano “criticità” su Imola.


In riva al Santerno le attese riguardano ad esempio le visite urologiche (83% delle prestazione nei tempi), ma ancora di più quelle neurologiche (58%) e dall’otorinolaringoiatra (54%). Quanto agli esami, sempre a Imola, solo il 29% delle risonanze magnetiche all’addome viene effettuato nei termini e appena il 13% delle Tac al torace. L’holter arriva appena al 41%. Qualche problema sui tempi di attesa di alcune prestazioni anche nel territorio dell’Auslona romagnola.

di Mirko Billi, giornalista professionista

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