NEWS:

Pd e Anpi: “Una vergogna la manifestazione di Casapound a pochi metri dalla strage del 2 agosto”

"Bastava vietare la manifestazione o dirottarla lontano dalla Stazione centrale, luogo della strage neofascista". I dem annunciano interrogazione al ministro Piantedosi

Pubblicato:11-11-2024 15:28
Ultimo aggiornamento:11-11-2024 17:12

Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Le responsabilità per gli scontri di sabato a Bologna “sono del Viminale”.

Non ha dubbi Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi, intervenendo questa mattina ai microfoni di Radio Popolare, nel corso della trasmissione ‘Presto Presto’.

“Si è scelta la via della provocazione- sostiene Pagliarulo- bastava vietare la manifestazione o dirottarla lontano dalla Stazione centrale, luogo della strage neofascista. La responsabilità ricade sul Viminale. In tutta questa vicenda ciò che viene fuori è che il Governo ha mandato allo scontro i poveri poliziotti e ora dice di volerli difendere: è una vergogna. Viene fuori l’immagine di un Governo autoritario, fazioso e irresponsabile“, sentenzia il presidente Anpi.


PD PRESENTA INTERROGAZIONE AL MINISTRO PIANTEDOSI

Intanto, sempre sui fatti di sabato i parlamentari Pd Andrea De Maria e Virginio Merola hanno presentato alla Camera un’interrogazione proprio al titolare del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi.

La manifestazione della Rete dei patrioti e Casapound è stato “un vero e proprio sfregio alla città, Medaglia d’oro della Resistenza– sostengono Merola e De Maria- in particolare è stato autorizzato lo svolgimento di tale manifestazione in piazza XX Settembre, a pochi metri dalla stazione della strage fascista del 2 agosto 1980″. Il luogo, peraltro vicino al centro della città, “evidentemente comportava rischi per la gestione dell’ordine pubblico- sostengono i due deputati Pd- nel Comitato per l’ordine e la sicurezza era stata invece condivisa l’opportunità di spostare la manifestazione in un’area più idonea a prevenire tali rischi”. 

De Maria e Merola esprimono poi solidarietà alle Forze dell’ordine coinvolte negli scontri con i collettivi, rimarcando come il sindacato Silp-Cgil abbia dichiarato di aver “potuto osservare alcune immagini che mostrano uno dei leader dei movimenti di estrema destra dare ordini ai funzionari responsabili di ordine pubblico”.

I due parlamentari dem chiedono quindi al ministro dell’Interno di dire “con chiarezza quali iniziative abbia assunto nella giornata di sabato 9 novembre e vogliamo conoscere quali iniziative intenda assumere in ordine alle criticità così gravi che si sono evidenziate”.

Invita invece ad abbassare i toni il senatore di Azione Marco Lombardo, che bacchetta sia il vicepremier Matteo Salvini sia il sindaco Matteo Lepore.

“Abbandoniamo il linguaggio liceale e la parodia politica dello scontro tra ‘zecche rosse’ e ‘camicie nere’- scrive Lombardo sulla piattaforma X- dimostriamo che si può manifestare la forte contrarietà alle politiche di questo Governo, senza mai cedere alla violenza e senza cadere nel tranello della destra che vuole provocare solo per fare pubblicità al comizio della Meloni il 15 novembre a Bologna. Quando non si hanno idee forti nel confronto politico si cerca di alzare il volume del rumore e dello ‘scontro di civiltà’ per rivitalizzare una campagna elettorale per le regionali completamente sottotono”. 

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy