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ROMA – “Secondo me è stato giusto rivolgersi alla Corte di giustizia dell’Unione Europea, e non c’è dubbio che la Corte debba dire che prevale il diritto europeo. C’è una direttiva comunitaria, che prevale su quella nazionale”. Lo ha affermato il giudice emerito della Corte costituzionale e a lungo docente di diritto amministrativo alla Scuola normale di Pisa, Sabino Cassese, sul decreto-legge ‘Paesi sicuri’ nel corso della trasmissione radiofonica ‘Giù la maschera’ di Radio 1 Rai, condotta da Marcello Foa e dedicata al tema ‘La magistratura può fermare la politica?’.
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“Secondo me il problema è un altro“, ha proseguito Cassese, “il tribunale di Bologna non ha guardato con attenzione il fatto che la Corte di giustizia si era riferita, nella precedente decisione, solamente alle zone del territorio che sono insicure e non anche alle categorie di persone. Basta leggere le ultime righe in grassetto della sentenza per rendersi conto. I giudici italiani hanno dato un’interpretazione ampia alla sentenza della Corte di giustizia europea, che si riferiva solo alle ipotesi delle parti del territorio e non alle categorie di persone che possono essere discriminate. D’altra parte, il problema nasceva proprio da un paese nel quale si verifica questo caso. Sono parti del territorio e non categorie di persone. Se i giudici italiani estendono la portata della decisione delle Corte di giustizia europea certamente vanno fuori dal seminato“.
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