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Spalletti si gode la “bellissima” Serie A: “Kean e Retegui possono giocare insieme”

Sosta Nazionale: arrivano le sfide a Belgio e Francia. Il Ct: "Tutta questa competitività ci fa bene"

Pubblicato:11-11-2024 15:07
Ultimo aggiornamento:11-11-2024 15:07
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nations league spalletti
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ROMA – Mentre la Serie A si rifa il trucco con una vetta mai così affollata (“bellissima”, dice inebriato spalletti), torna l’Italia. Giovedì c’è la penultima giornata di Nations League, in casa del Belgio, e poi la chiusura della fase a gironi contro la Francia domenica sera a San Siro. Spalletti si gode questo campionato tutti contro tutti: “Ho fatto i complimenti a tutti per come stanno conducendo la stagione, evidenziando un bel calcio. La competitività fa bene a tutti, dà stimoli di crescita. Si vedono bellissime partite dal punto di vista agonistico, incerte. Squadre di livello più basso danno filo da torcere alle più attrezzate. Qui dentro c’è una possibilità di crescita come movimento”.

E il ct si gode ovviamente due centravanti che gli mancavano da un po’: Retegui e Kean. “Siamo felici di vederli lì davanti alla classifica marcatori, Kean è in una condizione bellissima. Ha delle qualità evidenti e qualche piccola criticità. Siamo felicissimi”. Per Spalletti potrebbero giocare anche insieme: “Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme, Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Mentre Retegui è più da area di rigore, da tirare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l’area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti“.

“Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto questa crescita abbastanza veloce. Ha evidenziato la convinzione di avere qualità, è davvero forte il messaggio che manda quando gioca. Questo prendersi per mano è successo un po’ a tutta la squadra. Savona l’ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo, è la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere. Può fare anche il braccetto e puoi cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane”.


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