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FOGGIA – Ottantenne preso a pugni in faccia perché “padre del Sindaco”: è successo a Vieste, cittadina del Gargano, in provincia di Foggia. A dare notizia dell’aggressione è direttamente il primo cittadino, Giuseppe Nobiletti che dai social fa sapere come “ancora una volta, due nell’ultimo mese, un mio familiare subisce una spregevole aggressione fisica e verbale- spiega- La sua unica colpa è quella di essere il padre, quasi ottantenne, del Sindaco”. Nobiletti poi rassicura: “Dopo le cure ricevute al Pronto Soccorso, ora la situazione pare sotto controllo”. Ma condanna fortemente “l’ennesimo atto” che “come tutte le precedenti minacce che ho subito, non mi farà desistere dal compiere il mio dovere. Ho sempre agito per il ripristino della legalità, contro la mafia e le altre illegalità diffuse. Continuerò nel mio impegno di Sindaco e Presidente della Provincia con la massima determinazione”.
Ad aver preso a pugni l’anziano padre del sindaco infatti, come avrebbe ricostruito lo stesso Nobiletti, è stato il proprietario di un immobile abusivo che il comune ha fatto abbattere. L’aggressione è avvenuta ieri mattina: il genitore del sindaco era in compagnia di alcuni amici coetanei al porto, quando un uomo di circa 60 anni si è avvicinato, lo ha minacciato e poi spinto, facendolo cadere dalla sedia su cui era seduto, per colpirlo poi in volto. Solo l’intervento degli amici ha evitato conseguenze peggiori. L’anziano è stato poi portato e medicato al Pronto soccorso per il trauma cranico riportato. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri della tenenza di Vieste.
Tantissimi i messaggi di solidarietà da parte di cittadini, amministratori delle vicine cittadine, politici. In particolare, Avviso Pubblico, associazione che riunisce gli amministratori pubblici che “si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica”, denuncia l’episodio: “Si tratta di una provocazione inaccettabile, che riflette una cultura di prevaricazione, arroganza e illegalità diffusa”, scrive infatti Michele Abbatticchio, vicepresidente. Di qui l’auspicio che “questo episodio venga fortemente attenzionato dalle autorità competenti, perché fa emergere un diffuso senso di impunità che evidentemente per qualcuno è particolarmente spiccato. Una barbara pazzia”. Alle sue parole si associa il coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo. “Ogni atto di violenza è un grave attacco alla sicurezza delle nostre comunità e un segnale che dobbiamo continuare a combattere con determinazione per promuovere legalità e giustizia. Restiamo uniti, senza mai abbassare la guardia, per difendere i valori su cui si fondano le nostre città e la nostra democrazia”. Infine, di atto “vile e deplorevole” parla Michele Bisceglia, sindaco di Mattinata e coordinatore provinciale di Avviso Pubblico che indirizza a Nobiletti e a tutti i viestani la vicinanza sua e della sua comunità.
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