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Prima le sprangate, poi la promessa: “Pronti a risarcire le vittime”

Nel bolognese quattro ragazzi denunciati dai Carabinieri: durante una serata "diversa" hanno danneggiato cinque auto in sosta

Pubblicato:11-11-2022 14:04
Ultimo aggiornamento:11-11-2022 14:05

Carabinieri denuncia truffa Bologna
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BOLOGNA – Prima hanno passato la serata danneggiando senza particolari motivi una serie di auto in sosta e poi, rintracciati dai Carabinieri e denunciati, hanno promesso di risarcire le vittime. La vicenda arriva dalla provincia di Bologna e i protagonisti sono quattro ragazzi: un 20enne, un 19enne e due 17enni. I quattro sono stati denunciati dai Carabinieri della stazione di Dozza per danneggiamento aggravato in concorso.

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UN TESTIMONE: “UN RAGAZZO CON LA SPRANGA, UN ALTRO CON IL SEDERE FUORI DAL FINESTRINO”

Le denunce sono arrivate al termine di un’indagine avviata il 5 novembre per risalire ai responsabili di un danneggiamento che si era verificato nella notte ai danni di cinque automobili parcheggiate in strada tra Dozza e Toscanella. In base alle denunce presentate dai proprietari, i Carabinieri hanno rilevato gli stessi danni: la rottura dei finestrini e degli specchietti retrovisori. In un caso, al danneggiamento aveva assistito un cittadino affacciatosi alla finestra dopo essere stato svegliato dai rumori: ai Carabinieri l’uomo ha raccontato di aver notato un’auto in transito (senza riuscire a memorizzare la targa) e il comportamento di due passeggeri affacciati ai finestrini: uno armato di una spranga di ferro che danneggiava un’auto in sosta e un altro che si era denudato per mostrare il sedere.


DOPO LA DENUNCIA, LA PROMESSA: “RISARCIREMO LE VITTIME”

I Carabinieri sono riusciti a risalire all’intestatario dell’auto scoprendo che il veicolo “era stato utilizzato dal figlio 20enne del proprietario per trascorrere una serata ‘diversa’ con i suoi amici”, riferisce l’Arma: “Identificati dai Carabinieri che li hanno denunciati all’autorità giudiziaria, i quattro ragazzi, visibilmente pentiti, hanno promesso di risarcire le vittime”.

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