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Superbonus, Meloni: “Bizzarro parlare di lavori gratuiti”. Giorgetti: “Ora basta”

Nella conferenza stampa sul dl Aiuti quater il Governo annuncia il cambio di direzione sulla misura che riguarda i lavori di edilizia per le abitazioni. "Il beneficio è andato prevalentemente ai redditi medio-alti"

Pubblicato:11-11-2022 12:11
Ultimo aggiornamento:12-11-2022 12:02

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ROMA – “Il Superbonus nasceva meritoriamente per rimettere in moto la nostra economia dopo la pandemia, ne abbiamo sempre condiviso le finalità, però il modo in cui è stato realizzato ha creato molti problemi e difficoltà. Segnalo a chi ha fatto la campagna elettorale dicendo che il Superbonus consente di ristrutturare casa gratuitamente che questo ‘gratuitamente’ pesa sulle casse dello Stato per circa 60 miliardi di euro e ha creato con un buco di 38 miliardi”. Lo sottolinea la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa sul dl Aiuti quater.

COME CAMBIA IL SUPERBONUS

Nel nuovo decreto, è prevista una sforbiciata al provvedimento: non sarà più al 110% ma al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini e si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare).

MELONI: “MA QUALE GRATUITÀ?”

Parlare di gratuità con i soldi dei contribuenti è un concetto un po’ bizzarro – rileva la premier – ha prodotto una deresponsabilità, con prezzi non congrui e una distorsione sul mercato sul costo dei materiali. Il beneficio – aggiunge Meloni – è andato prevalentamente a favore dei redditi medio-alti”.


GIORGETTI: “MAI VISTA MISURA COSÌ COSTOSA A BENEFICIO DI COSÌ POCHI”

“Non si è mai visto nella storia italiana una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi. Questa misura continua a favore di chi non si può permettere di ristrutturare la casa, le cose cambiano da oggi. Non c’è alcun intervento retroattivo”. Lo assicura il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa.

“Stiamo cercando una soluzione, una via d’uscita” dal problema della cessione dei crediti edilizi, ma “vorrei ribadire che la cessione del credito è una possibilità, non un diritto, bisogna fare chiarezza su questo”, dichiara il titolare del Mef. I cittadini “hanno la certezza di poter detrarre il bonus ma non possono avere la certezza di cederlo, altrimenti con il Superbonus avremmo creato una moneta che non è stata creata”, sottolinea Giorgetti.

Con la riforma, spiega il titolare di via XX settembre, abbiamo fatto “una misura calibrata, non toglie diritti acquisiti però era necessaria. Il sistema non può continuare così, noi siamo totalmente impegnati a mantenere la sostenibilità economica. Noi siamo impegnati a tutelare le famiglie in difficoltà che meritano più attenzione, non solo l’1-1,5% degli italiani con redditi medio-alti che hanno usufruito del Superbonus“, aggiunge Giorgetti. “Quando i condomini valuteranno il loro investimento, dovranno informarsi prima se potranno cedere il credito”.

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