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San Martino, ecco perché è la festa dei cornuti

Numerose sono le leggende che ruotano intorno al cavaliere proveniente dalla Pannonia, dalla gelosia per la sorella alle fiere degli animali

Pubblicato:11-11-2022 11:32
Ultimo aggiornamento:10-11-2023 12:03

san martino
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ROMA – L’11 novembre si celebra San Martino, conosciuta in Italia anche come la Festa dei cornuti (all’estero invece nello stesso giorno di festeggia il Single day). Ma perché la figura del santo proveniente dalla Pannonia (l’odierna Ungheria) viene riconosciuto come il protettore delle persone tradite?

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PERCHÉ SAN MARTINO È LA FESTA DEI CORNUTI

San Martino viene ricordato per il celebre episodio in cui tagliò in due il suo mantello per dividerlo con un mendicante infreddolito, che poi si rivelò essere Gesù (in quell’occasione il cielo si schiarì, ecco perché ancora oggi si parla di estate di San Martino), ma intorno al ‘santo cavaliere’ ci sono varie leggende. Una di queste lo ritrae come un uomo molto geloso di sua sorella, sulla quale esercitava un controllo maniacale. Si narra che le permettesse di scendere dal suo cavallo solo per espletare i propri bisogni corporali, e che in una di queste occasioni la fanciulla, appartatasi dietro una siepe, avesse consumato un rapporto carnale con un uomo, trasformando appunto il fratello in ‘un cornuto’.


Un’altra leggenda è legata al mondo contadino. L’11 novembre, giorno dell’inumazione di San Martino, coinciderebbe con il periodo delle fiere del bestiame, composto in buona parte da animali forniti di corna. A questo si lega il fatto che gran parte degli allevatori, in queste occasioni, avrebbe lasciato sole le mogli, che, indisturbate, avrebbero ceduto ai desideri della carne con terzi. Secondo un’altra versione durante le fiere pare che scorressero fiumi di vino, e che gli uomini, inebriati dall’alcool, si lasciassero andare a comportamenti non propri ortodossi.

La festa di San Martino si celebra soprattutto nel centro Italia e in Abruzzo c’è addirittura una sfilata a cui prendono parte tutti gli uomini del paese di San Valentino, con tanto di passaggio di testimone all’ultimo uomo sposato, con un cimelio inusuale.

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