NEWS:

Vaccino contro il coronavirus, Malpensa pronta per milioni di dosi ma Pfizer ha un problema

Le dosi del vaccino contro il coronavirus devono essere conservate a circa 70 gradi sottozero: servono container speciali che al momento, però, nessuno possiede | Di Leonardo Petrini

Pubblicato:11-11-2020 13:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:13
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – Milano Malpensa non ha gli strumenti adatti per conservare il vaccino della Pfizer? “Il problema logistico non è all’arrivo in aeroporto, ma nel trasporto. Se la temperatura a cui le dosi devono essere conservate è infatti di circa 70 gradi sottozero, servono container speciali che al momento, però, nessuno possiede, tranne (forse) la Pfizer stessa in un magazzino sito in Belgio e l’Ups in uno di Cincinnati”. Così Giovanni Costantini, cargo manager di Sea, spiega alla ‘Dire’ il ruolo di Malpensa per preservare e distribuire successivamente il vaccino dell’azienda farmaceutica americana.

Costantini specifica che quello della Pfizer è un caso particolare: “Gli altri vaccini alle fasi finali di sperimentazione, compreso quello italiano di Astra Zeneca, non richiedono una temperatura di conservazione così bassa, ma una gradazione di -20 gradi o, in alcuni casi, anche più alta”. E assicura che “per questi ultimi casi siamo pronti già da ora, con una capacità di gestione di qualche milione di dosi alla settimana”.

Tornando all’ipotesi Pfizer a -70 gradi “in ogni caso questi container non possono essere aperti fino all’arrivo alla destinazione ultima, pena l’abbassamento della temperatura e la vanificazione di tutti gli sforzi- continua Costantini-. L’aeroporto ha il solo compito di ricevere i container, di parcheggiarli momentaneamente (ancora sigillati) ed infine distribuirli. E per fare questo Malpensa è già ampiamente attrezzata con cinque terminal cargo, per un totale di 4.000 metri quadrati. La palla adesso non è in mano a noi, ma alla Pfizer e agli spedizionieri. Saranno loro, probabilmente, i responsabili per la fornitura di strutture speciali in grado di preservare le dosi”.


Il manager Sea conclude con un invito alle istituzioni: “Stiamo dialogando da un paio di mesi con tutti gli operatori del settore: spedizionieri, terminalisti aeroportuali, compagnie aeree e compagnie di handling. Col Governo ancora non abbiamo avuto contatti, ma se da parte loro ci fosse la volontà di avviare azioni in collaborazione con Malpensa, noi saremmo pronti”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it