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Omicidio Vannini, il legale di Ciontoli: “Non è finita, al lavoro su ricorso in Cassazione”

Sono attese per fine novembre le motivazioni della sentenza con cui la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha condannato a 14 anni di carcere Antonio Ciontoli e a 9 anni e 4 mesi sua moglie Maria Pizzillo e i figli Federico e Martina

Pubblicato:11-11-2020 09:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:13
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ROMA – Sono attese per fine novembre le motivazioni della sentenza con cui la Corte d’Assise d’Appello di Roma, nel processo Vannini bis, ha condannato a 14 anni di carcere Antonio Ciontoli e a 9 anni e 4 mesi sua moglie Maria Pizzillo e i figli Federico e Martina. Sono accusati della morte di Marco Vannini ucciso da un colpo di pistola a Ladispoli (Roma) nel maggio 2015. Gli ultimi sviluppi sono stati approfonditi dai legali delle due famiglie a ‘Crimini e Criminologia‘ su Cusano Italia TV. Intervistato da Fabio Camillacci, l’avvocato Andrea Miroli, legale della famiglia Ciontoli ha affermato: “Non è ancora finita. Faremo ricorso in Cassazione contro la sentenza d’Appello bis. Ci stiamo già lavorando perché sappiamo quello che sarà l’alveo argomentativo dei giudici del secondo grado d’Appello; però siamo molto curiosi di conoscere quello che sarà il processo logico-argomentativo con cui motiveranno la sussistenza del concorso anomalo nel dolo eventuale nei confronti dei familiari di Antonio Ciontoli, che probabilmente è un unicum nella giurisprudenza italiana, visto che non siamo ancora riusciti a trovare un caso giurisprudenziale che si possa anche minimamente avvicinare alla vicenda del processo Vannini. Per cui attendiamo con interesse le motivazioni dei giudici E con tutta l’attenzione che merita una procedura della sentenza di questa importanza per poter essere sicuramente impugnata in sede di giudizio di legittimità”. 

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Dal canto suo l’avvocato Celestino Gnazi, legale della famiglia Vannini, a Cusano Italia TV ha spiegato: “Riteniamo che le motivazioni dei giudici siano in linea con i deliberati e le indicazioni della Cassazione; successivamente ci prepareremo al nuovo giudizio della Suprema Corte, quello definitivo che ci sarà su imput della difesa della famiglia Ciontoli. Dopo passeranno altri 60 giorni e entro la prossima estate la Cassazione dovrebbe fissare la nuova udienza. Quindi è ancora presto per dire ‘abbiamo vinto’, è ancora presto ma siamo abbastanza fiduciosi. Naturalmente la parola fine a questa vicenda la darà la Cassazione dopo il ricorso che la difesa presenterà. Abbiamo vinto un passaggio, una battaglia: ma non è ancora una sentenza definitiva“.


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