NEWS:

‘Tutto chiede salvezza’, su Netflix la salute mentale non è un tabù

La prima serie di Francesco Bruni con Federico Cesari arriva il 14 ottobre in streaming

Pubblicato:11-10-2022 18:29
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 18:29

tutto chiede salvezza 2 seconda stagione
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Per Netflix nessun argomento è un tabù. Ne ha dato prova, tra gli ultimi progetti, con il tema del micropene in ‘Skam Italia’ e ora lo fa con ‘Tutto chiede salvezza’: la prima serie di Francesco Bruni (prodotta da Picomedia) che racconta la salute mentale attraverso una settimana di trattamento sanitario obbligatorio vissuta da un ventenne, dopo un episodio traumatico. Una realtà impressa sulla pelle dello scrittore Daniele Mencarelli nel suo libro che dà il titolo alla serie, nonché vincitore nel 2020 del premio Strega Giovani.

Dal 14 ottobre in streaming, i 7 episodi – uno per ogni giorno di tso – raccontano senza filtri e con un disarmante realismo il viaggio intimo, potente, doloroso e di rinascita che Daniele (qui interpretato dalla star di ‘Skam Italia’ Federico Cesari, al suo primo progetto da protagonista assoluto) conduce per abbattere ogni stigma sulla salute mentale e ogni paura che un essere umano, piccolo o grande, prova nel confrontarsi con le proprie fragilità. “Il libro di Mencarelli ci porta dentro una realtà in cui non ci sono retorica e indulgenza – ha spiegato Bruni in conferenza stampa a Roma – e questo ci ha permesso di essere più realisti. Nella serie, rispetto al libro, abbiamo aggiunto la linea narrativa che riguarda Nina (interpretata da Fotinì Peluso, ndr), lei diventa in un certo senso la ‘spina dorsale’ del racconto”.

Photo Credits: Netflix

‘Tutto chiede salvezza’ è una di quelle belle serie italiane, una rarità nel panorama attuale, che lascia fuori moralismi e pietismi. Non ha la presunzione di insegnare niente a nessuno. Sorprende e conquista, fin dai primi istanti, mostrando allo spettatore che la salute mentale è un problema di tutti, che i giovani hanno pochi spazi in cui esprimersi davvero, che il percorso di psicoterapia non va affrontato solo davanti a una patologia, che spesso si confonde la troppa sensibilità con problema patologico e che c’è la necessità di collettivizzare le fragilità che pesano troppo se si affrontano in solitudine


DANIELE MENCARELLI: “IL COVID É STATA UNA SVEGLIA PER CHI NON SI GUARDAVA DENTRO”

Il Covid è stata una sveglia per tanti che non guardavano il proprio mondo interiore. Il mondo vacilla da più parti – ha detto Mencarelli, che ha co-sceneggiato la serie insieme a Daniela Gambaro, Francesco Cenni e Bruni – perché tanti uomini, soprattutto di grande potere, non hanno mai avviato un dialogo con il mondo anteriore. La serie mostra questo: il mondo interiore va affrontato insieme perché pesa troppo e ci schiaccia”.

FEDERICO CESARI: “NON SIAMO ANCORA USCITI DALLO STIGMA SULLA SALUTE MENTALE. L’EMPATIA È RARA”

Per Federico Cesari “non siamo ancora usciti dallo stigma sulla salute mentale. C’è ancora tanta confusione su questo tema. I problemi mentali sono visti come un qualcosa che dipende dalla persona. Io studio medicina e mi sono affacciato al mondo della psichiatria: quando lo vedi da fuori appare ostile, ma da dentro ha un’aria familiare”. Di questo personaggio “quello che più mi ha colpito è la sua ipersensibilità nei confronti della sofferenza altrui, la sua empatia. È raro trovare persone così nella vita. Parlando con Daniele Mencarelli mi sono reso conto che questo è il suo superpotere”.

ROBERTO SESSA, IL PRODUTTORE: “CON RAI NON AVREMMO AVUTO LA STESSA LIBERTÀ”

Per questa serie “ho subito pensato a Netflix, non sono passato dalla Rai. Non volevo spegnere alcuni accenti e non dare sostanza alla storia. Avevamo bisogno di carta bianca. Il servizio pubblico, per sua natura, ha qualche regola in più”, ha spiegato il produttore Roberto Sessa.

IL CAST

Nel cast, oltre a Cesari (Daniele), anche Andrea Pennacchi (Mario), Vincenzo Crea (Gianluca), Lorenzo Renzi (Giorgio), Vincenzo Nemolato (Madonnina), Alessandro Pacioni (Alessandro), che interpretano i compagni di stanza di Daniele nel reparto di psichiatria. Fotinì Peluso (Nina) interpreta una compagna che Daniele aveva conosciuto al liceo e che ritrova in reparto. Ricky Memphis (Pino), Bianca Nappi (Rossana) e Flaure BB Kabore (Alessia) interpretano gli infermieri, mentre Filippo Nigro (Dott. Mancino) e Raffaella Lebboroni (Dott.ssa Cimaroli) i medici della clinica. Lorenza Indovina (Anna), Michele La Ginestra (Angelo), Arianna Mattioli (Antonella) interpretano rispettivamente madre, padre e sorella di Daniele. Carolina Crescentini (Giorgia) è la mamma di Nina.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it