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“Limite dei 50 e multe a 51”, Iv contro Nardella. Comune: “Per Renzi la sicurezza stradale era importante”

Giorgetti: "Non si multa chi va a 51 chilometri all'ora, ma chi va ad almeno 56 avendo una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 chilometri"

Pubblicato:11-10-2022 16:18
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 19:10

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FIRENZE – Fioccano le multe a Firenze e Italia viva, oltre a segnalarlo, si scaglia contro l’amministrazione comunale; Renzi in primis e senza usare i guanti. Se il coordinatore regionale di Italia viva, Nicola Danti, usa l’ironia -“Forse i nostri concittadini alla guida hanno scoperto negli ultimi mesi l’ebbrezza della velocità, o più probabilmente Firenze è tornata il multificio di un tempo. È bene cambiare direzione da subito”-, il partito si concentra sullo stuzzicare l’attuale sindaco si Firenze -“Capiamo che Nardella si sta occupando di altro e non della gestione quotidiana della città, ma chi sta governando in sua vece deve sapere che così è davvero troppo”-.

“STRADA A QUATTRO CORSIE, LIMITE 50, CENTINAIA DI MULTE PER CHI VA A 51 KM”

Quindi l’ex sindaco di Firenze, Matteo Renzi, nella sua Enews è categorico: “Un Comune non può diventare un multificio, mai“. L’ex premier argomenta la sua affermazione dicendo di aver ricevuto “decine di email da persone incredule perché, nella mia Firenze, si fanno multe se si supera di un chilometro il limite”. E fa un esempio: “Strada a quattro corsie, limite 50, centinaia di multe per chi va a 51 km“. Quindi il leader di Iv sentenzia: “Una visione della Pubblica amministrazione assurda. Mi sembra sbagliato, soprattutto perché questo non è finalizzato a garantire la sicurezza stradale, obiettivo sacrosanto, ma a far cassa a spese delle famiglie. Un Comune non può diventare un multificio, mai”.

COMUNE: “LA MULTA LA PRENDI SE VAI A 56 KM ALL’ORA E SEI DISTRATTO’

Pressato dagli attacchi di Italia viva e di Matteo Renzi, il Comune di Firenze risponde; e premettendo che “non si multa chi va a 51 chilometri all’ora, ma chi procede ad almeno 56 chilometri orari avendo una riduzione pari al 5% con un minimo di cinque chilometri prevista dal regolamento di attuazione del codice della strada”, per bocca del suo assessore comunale alla Mobilità, Stefano Giorgetti, evidenzia che “gli incidenti sono causati dalla velocità ma anche dalla distrazione e probabilmente andare a 56 chilometri all’ora davanti ad un autovelox è distrazione”.


“AUTOVELOX SONO GLI STESSI DEL 2010 QUANDO RENZI PUNTAVA SULLA SICUREZZA STRADALE”

Ma la replica si fa un po’ più pungente quando ci si riferisce al periodo nel quale Renzi era il primo cittadino di Firenze. “Le postazioni che misurano la velocità al centro della polemica attuale sono le stesse che avevamo nel 2010“, mette in chiaro Giorgetti che concorda quanto asseriva l’allora amministrazione comunale “ovvero che gli apparecchi in servizio a Firenze sono stati collocati nelle strade dove si sono registrati gravi incidenti“. E, assicurando che nell’interesse della sicurezza “nei prossimi giorni lavoreremo per dare maggiore visibilità al limite di velocità e alle postazioni”, l’assessore alla Mobilità a nome del Comune si dice “d’accordo anche con quanto asseriva l’amministrazione nel 2010 sull’importanza indiscutibile degli autovelox per la sicurezza stradale“.

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