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Prof aggredito per una nota all’alunna, arrestato il papà della studentessa

L'aggressore identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza. Le violenze nei corridoi dell'istituto Ettore Majorana di Bari

Pubblicato:11-10-2022 16:03
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 16:03
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polizia
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BARI –  “Professore, non ti permettere mai più di fare una cosa del genere”. Sono le parole che il 34enne arrestato oggi dagli agenti della squadra mobile di Bari avrebbe pronunciato prima di aggredire il professore di 57 anni dell’istituto tecnico barese “Ettore Majorana”, che aveva messo una nota disciplinare a un’alunna, figlia della persona arrestata. L’uomo, che ha precedenti penali, è accusato di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio, violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

L’aggressione risale allo scorso 23 settembre. Dopo il provvedimento disciplinare a carico della studentessa e terminata la lezione, il docente – ricostruiscono gli investigatori – si è spostato in un’altra classe dove è stato raggiunto dal 34enne, padre dell’alunna destinataria della nota, che, in compagnia di un complice ancora da identificare, intimava al professore di seguirlo.

Nel corridoio, con accanto il complice, lo avrebbe preso a schiaffi per poi fermarsi solo quando ha sentito che qualcuno aveva chiamato la polizia di Stato. I due uomini si sono allontanati, mentre la vittima è stata soccorsa dal 118 che ha riscontrato lesioni guaribili in sei giorni. Il presunto responsabile dell’aggressione, identificato grazie anche alle immagini delle telecamere presenti nella scuola, è agli arresti domiciliari.


Per il gip del tribunale di Bari, che ha disposto i domiciliari, sussistono a carico dell’indagato le esigenze cautelati anche per “la gravità dei fatti commessi all’interno di un edificio scolastico” alla presenza di “minori davanti a quali, evidentemente, il gesto doveva avere valenza dimostrativa circa la ‘superiorità'” dell’indagato sul professore, “che aveva osato mettere una nota“.

Il docente era “colpevole – scrive il giudice per le indagini preliminari – unicamente di aver fatto il proprio dovere di insegnante, redarguendo la minore per le sue intemperanze e per i suoi comportamenti arroganti”. 

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