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Alluvione Marche, il governatore Acquaroli: “Come un nuovo terremoto”

E' scontro in Aula sulla gestione dell'emergenza del 15 settembre. E Carancini (Pd) chiede un passo indietro all'assessore Aguzzi

Pubblicato:11-10-2022 15:47
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 15:47
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ANCONA – “Ci troviamo di fronte ad un’alluvione che può essere paragonata ad un nuovo sisma”. Lo ha detto il governatore delle Marche Francesco Acquaroli rievocando, nella sua relazione letta in apertura della seduta straordinaria del consiglio regionale dedicata all’ondata eccezionale di maltempo che ha colpito le Marche il 15 settembre scorso e che, oltre a danni per molte centinaia di milioni di euro, ha provocato 12 vittime (ed un disperso), il terremoto che nel 2016 ha colpito il Centro Italia. “Nel biennio 2021/2022 abbiamo stanziato più risorse dell’intero quinquennio precedente sul dissesto idrogeologico, a conferma della priorità assegnata alla sicurezza del territorio e alla pulizia dei fiumi- dice Acquaroli riferendosi al fatto che nel quinquennio 2016/2020 nella programmazione regionale sono stati destinati ad interventi per il dissesto idrogeologico quasi 99 milioni di euro mentre ‘solo’ negli ultimi due anni le risorse sono salite ad oltre 108 milioni- La ricognizione dei danni è ancora in corso ma, come ho avuto già modo di scrivere al premier Draghi, la stima dei danni sarà sicuramente esorbitante rispetto alle disponibilità della Regione. Occorre attivare stanziamenti nazionali significativi ed adeguati per ristorare famiglie ed imprese e per favorire una ripartenza”.

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CARANCINI (PD) CHIEDE UN “PASSO INDIETRO” ALL’ASSESSORE AGUZZI

Un intervento che non ha soddisfatto la minoranza. Per Marta Ruggeri (M5S) “nella prevenzione di questo tragico evento alluvionale il sistema regionale della Protezione civile non ha funzionato, la popolazione poteva e doveva essere immediatamente avvertita dell’imminente alluvione” aggiungendo che se ciò non è avvenuto “è dipeso da una carenza di programmazione di cui la politica in primis è responsabile” mentre Romano Carancini (Pd) si spinge oltre sottolineando come ci sia a suo dire “una grande lacuna che riguarda le responsabilità della fase di informazione/allerta” e invitando l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi “a fare un passo indietro”. Sono 4 le mozioni presentate sull’argomento da Rinasci Marche, Pd, M5s per la minoranza e da Civici Marche della maggioranza. “Servono ristori immediati ed alloggi per chi ha la casa inagibile- dice Luca Santarelli (Rinasci Marche)- Chiediamo anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta“.


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IN ARRIVO I PRIMI RISTORI PER FAMIGLIE E IMPRESE

Da parte sua infine l’assessore Aguzzi, a margine dei lavori consiliari, ha annunciato che “in tempi brevi” conta di poter liquidare i primi ristori a famiglie ed imprese colpite. “La Protezione civile prevede un primo ristoro di 5mila euro a famiglia per i danni avuti all’interno delle proprie case e 20mila per le imprese per le spese sostenute per ripristinare, pulire ed altre attività legate all’emergenza- spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi-. Capiamo che probabilmente sono cifre irrisorie rispetto agli effettivi danni ma Curcio ci ha rassicurati dicendoci che si tratta di un primo stanziamento necessario per aprire un percorso. Per ristorare dei danni effettivamente subiti servirà poi una legge speciale del Governo sulle Marche”.

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