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Veneto potenzia rete monitoraggio terremoti: in arrivo 120 nuovi accelerometri

Saranno installate nelle centrali di telecomunicazione della Tim utilizzando fondi Fesr

Pubblicato:11-10-2022 15:06
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 15:06

antenne
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VENEZIA – La rete di monitoraggio sismico ad alta densità del Veneto diventa più potente: grazie ad un accordo tra l’Istituto nazionale di Oceanogragia e Geofisica Sperimentale (Ogs) e Tim, saranno infatti installati 120 nuovi accelerometri.

ACCORDO TRA OGS E TIM PER INSTALLARLI NELLE CENTRALI DI TELECOMUNICAZIONI

Gli strumenti saranno ospitati dalle centrali di telecomunicazioni di Tim e saranno finanziati tramite il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Tim collaborerà quindi con i ricercatori Ogs per individuare le 120 centrali di telecomunicazioni che più si prestano per caratteristiche degli edifici, copertura della rete cellulare, posizione rispetto al resto della rete di monitoraggio e alla distribuzione del rischio sismico in Veneto. Considerando gli strumenti già installati nelle sedi delle organizzazioni di volontari di Protezione civile ed in edifici pubblici messi a disposizione dai Comuni, la rete di monitoraggio in Veneto arriverà così a oltre 300 sensori.

LA RETE VENETA ARRIVA COSÌ A 300 SENSORI, SI STUDIA ANCHE CONTRIBUTO DELLE PRECIPITAZIONI

“Attualmente è già attivo il sistema acquisizione dati che ha effettuato le prime registrazioni in occasione del terremoto della Bosnia ed Erzegovina del 22 aprile 2022 (magnitudo 5.7, epicentro a 540 chilometri da Venezia), percepito in diverse località del Veneto”, spiega il ricercatore dell’Ogs Luigi Bragato. “In parallelo stiamo potenziando i sistemi di rilevamento della deformazione crostale con la realizzazione di due nuove stazioni Gnss e l’aggiornamento di tre stazioni già esistenti, conducendo inoltre studi sul ruolo dei fluidi sotterranei nell’evoluzione del ciclo sismico, evidenziando un importante contributo delle precipitazioni”, anticipa.


CONTRIBUTO DEI PRIVATI È FONDAMENTALE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO

“Da anni siamo impegnati in prima linea nel monitoraggio sismico a supporto delle autorità regionali e siamo felici di poter mettere a disposizione le nostre competenze per contribuire alla prevenzione del rischio sul territorio”, aggiunge Stefano Parolai, direttore del Centro di Ricerche Sismologiche dell’Ogs. “Il prezioso contributo al progetto di partner privati, come Tim, dimostra come un lavoro di squadra che vede coinvolti tutti gli attori sul territorio sia fondamentale per la mitigazione del rischio sismico”, conclude.

“CAPILLARITÀ CENTRALI TIM SARÀ UN VALORE AGGIUNTO PER MISURARE IMPATTO TERREMOTI”

“La capillarità e la peculiarità delle nostre centrali sul territorio darà un valore aggiunto nell’attività di misurazione degli impatti in caso di terremoto, oltre che fornire un supporto nell’orientamento degli interventi necessari per la prevenzione”, sottolinea infine Gianni Crocetti, responsabile operations area Nord Est di Tim.

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