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Ansaldo energia, fumata nera a Genova. Domani sciopero e corteo, ma sindacati spaccati

Liquidità sotto il minimo consentito, Cassa depositi e prestiti ricapitalizza per 36 milioni: a Fiom e Fim non basta, domani in piazza senza la Uilm

Pubblicato:11-10-2022 13:19
Ultimo aggiornamento:11-10-2022 13:19

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GENOVA – Ancora una fumata nera sulla vertenza Ansaldo Energia stamattina in Prefettura a Genova e lo sciopero sospeso per oggi dalle organizzazioni sindacali, dopo la convocazione arrivata ieri sera dal prefetto, di fatto si traduce in uno slittamento a domani, con tanto di probabile corteo.

FIOM: LIQUIDITÀ SOTTO IL MINIMO CONSENTITO, ORIZZONTE FOSCO

“La valutazione dell’incontro di oggi è assolutamente negativa, molto peggio di quanto ci aspettassimo, anche se già non ci aspettavamo molto- spiega il segretario generale della Fiom Genova, Stefano Bonazzi- il prefetto ci ha informato che Cdp farà una ricapitalizzazione di 36 milioni, dovuti a una tranche precedente che doveva essere di 50 milioni e che non c’entra nulla con la vertenza di oggi. Peraltro, la ricapitalizzazione avviene perché la liquidità di Ansaldo è andata sotto il minimo consentito, quindi con grandi punti di domanda rispetto alle prospettive e ai salari. Di fronte a questo scenario, domani mattina torneremo davanti ai lavoratori e decideremo tempi e modalità di lotta perché è evidente che l’orizzonte è fosco: va bene che non c’è il governo, ma Cdp ha una sua operatività. Ansaldo non è una fabbrica, è la fabbrica di Genova, esattamente come il porto”.

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FIM CISL: PEGGIO DI QUANTO SAPEVAMO, EMERGENZA MOLTO GRAVE

Sulla stessa lunghezza Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria: “Ci aspettavamo almeno un impegno formale da parte di Cdp per una nuova ricapitalizzazione che consentisse la messa in sicurezza di Ansaldo energia. La transizione che doveva partire è bloccata, dopo il primo trimestre del 2023 avremo un calo importante di ore di lavoro. Quello che ci ha detto il prefetto è peggiorativo di quello che sapevamo: Cdp aveva ancora 50 milioni della vecchia ricapitalizzazione del 2019 e ne darà soltanto 36, dopo un’analisi sulla liquidità residua al 30 settembre. Questo vuol dire che l’emergenza c’è ed è molto grave“.

LA UILM SI SFILA, APA: RASSICURAZIONI SUFFICIENTI

L’assemblea dei lavoratori di domani mattina sarà sovrana sulle azioni di protesta, ma la convocazione delle sciopero dovrebbe arrivare già a breve. Probabile, però, una nuova spaccatura sindacale con la Uilm che non sembra intenzionata a chiedere ai lavoratori di incrociare le braccia. “Non avevo grandi attese dall’incontro di oggi perché la situazione è molto complessa, non mi aspettavo una soluzione definitiva- afferma il segretario generale Uilm Genova, Antonio Apa- ma il prefetto ci ha assicurato che Cdp non abbandonerà Ansaldo energia perché viene considerata un asset strategico del Paese. Inoltre, Cdp si impegna a una nuova ricapitalizzazione non appena si sarà insediato il nuovo governo e potrà essere convocato il consiglio di amministrazione e un incontro al ministero dello Sviluppo economico. Per noi, queste rassicurazioni al momento sono sufficienti e non ci facciamo dettare la linea da nessun altro, anche perché non è vero che i lavori rischiano di non percepire lo stipendio: le risorse ci sono”.

Bonazzi taglia corto sulle polemiche interne: “L’unità la fanno i lavoratori non le sigle sindacali. L’incontro di oggi è stato ottenuto grazie agli scioperi di agosto e settembre. Domani torneremo a parlare con loro e decideremo cosa fare”.

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