ROMA – “Nel 2021 in Italia i pazienti sottoposti a trapianto sono stati 5.600 e il 27% ha sviluppato infezione da Citomegalovirus (CMV) a seguito della procedura, generando un elevato tasso di ospedalizzazione, che impatta sia sulla vita del paziente sia sui costi del sistema sanitario regionale”. È quanto emerso oggi a Roma in occasione del convegno dal titolo ‘La donazione, una ricchezza che non va mai sprecata’, in corso presso la sala Tevere della Regione Lazio. “Il Citomegalovirus è un virus distribuito al livello mondiale- hanno fatto sapere quindi gli esperti- e si stima che la sieropositività tra gli adulti corrisponda al 45% degli individui nei Paesi sviluppati e al 100% nei Paesi in via di sviluppo. Negli individui immunocompetenti, il CMV è generalmente asintomatico o latente; in quelli con compromissione immunitaria, come i pazienti sottoposti a trapianto, invece, può riattivarsi e generare gravi complicanze- hanno concluso- dall’infezione alla perdita dell’organo trapiantato”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it