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Congresso Sitha, Milanese: “Regia unica del sistema sanitario con regole e cure uguali per tutti”

ROMA - Al via l'XI edizione del Congresso nazionale della Societa' italiana technology assessment (Sitha), dal titolo 'l'Hta per la

Pubblicato:11-10-2018 17:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:40

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ROMA – Al via l’XI edizione del Congresso nazionale della Societa’ italiana technology assessment (Sitha), dal titolo ‘l’Hta per la salute: prospettive in Italia e in Europa’. Ad aprire la prima sessione dei lavori e’ stata la tavola rotonda ’40 anni del Ssn: punti di forza, criticita’ e prospettive per gli erogatori di cura’ a cui hanno partecipato il presidente Sitha, Pietro Derrico, il presidente dell’Iss Walter Ricciardi, il direttore alla Programmazione economica del ministero della Salute, Andrea Urbani, il presidente di Crea Federico Spandonaro, il presidente di Fiaso, Francesco Ripa di Meana, e il presidente di Confcooperative Sanita’ e Osa, Giuseppe Milanese.

“E’ stata una discussione importante con relatori importanti- ha detto Milanese intervistato dall’agenzia Dire- Quest’anno il sistema sanitario compie 40 anni, mutuato da quello inglese che ne ha compiuti 70. Entrambi i sistemi hanno conseguito importanti risultati sull’acuzie, quindi sul l’organizzazione dell’ospedale e sull’universita’ delle cure ma hanno fallito completamente la sfida delle cronicita’. Abbiamo anche ricordato come nel 1978, anno in cui nasce il Ssn, l’Oms aveva gia’ ricordato a tutti i sistemi sanitari del mondo che la sfida era l’assistenza primaria come lo e’ ora.

È con l’assistenza primaria che si affrontano le malattie croniche. Abbiamo dimostrato come in Italia, sia nell’ambito delle assistenza domiciliare, che residenziale le cosiddette Rsa, ma anche nella Long Therm Care, noi siamo indietro rispetto a tutti i Paesi europei. Occorre quindi una regia che riveda e ristrutturi il sistema sanitario nazionale compensando le carenze dello stesso con tutti gli organismi ausiliari e penso ai 370mila cooperatori che ogni giorno lavorano nelle case delle persone. Lo sforzo deve essere teso a strutturare un sistema di regole attraverso cui i cittadini possano affrontare la cronicita’ senza l’ansia di non trovare un posto letto o non avere assistenza domiciliare e senza avere una disuguaglianza che in Italia ha una differenza tra Nord e Sud e che vede il nostro Paese arretrato rispetto all’Olanda, Francia e Germania.


Dunque auspico che parta realmente questa discussione che riformuli e riveda il Sistema sanitario nazionale soprattutto al di fuori dell’ospedale”.

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