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Aceti (Tdm): “Serve armonia intorno al paziente”

[video width="1280" height="720" mp4="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2018/10/20181009_SUMAI_ACETI.mp4" poster="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2018/10/aceti.jpg"][/video]SAINT VINCENT (AO) -  "Da una maggiore integrazione tra i diversi attori che operano

Pubblicato:11-10-2018 07:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:39
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SAINT VINCENT (AO) –  “Da una maggiore integrazione tra i diversi attori che operano sul territorio cioè il medico di famiglia, lo specialista ambulatoriale, il pediatra ma anche l’infermiere o il farmacista, scaturisce la reale presa in carico della persona, che deve essere sempre più proattiva e basata su una medicina di iniziativa. Cioè non bisogna aspettare che le persone si ammalino per prenderle in carico ma bisogna andare incontro ai pazienti e fare prevenzione. Bisogna anche creare delle coerenze tra i contratti per far sì che tutto sia armonico intorno al paziente”. E’ quanto dichiara Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale dei Diritti del Malato, in occasione del 51esimo Congresso Nazionale Sumai in corso a Saint Vincent.

“Le principali esigenze di oggi e domani- spiega Aceti- sono rappresentate dalle cronicità e dalle vecchie e nuove fragilità, quindi bisogna spostare il baricentro del servizio sanitario pubblico dall’ospedale sempre di più al territorio, alla domiciliazione delle cure, ad una vera e propria presa in carico della persona non autosufficiente, del cronico e del fragile in generale. E’ evidente che per garantire questo cambiamento del Servizio Sanitario Nazionale abbiamo bisogno di una maggiore valorizzazione delle professioni sanitarie, che oggi sono impegnate nella presa in carico dei pazienti, e di un’innovazione delle politiche del personale”.


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